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Consiglio acquisto Drone con follow me , sotto i 300 gr e autonomia di almeno 20 min

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  • Consiglio acquisto Drone con follow me , sotto i 300 gr e autonomia di almeno 20 min

    Salve a tutti gli utenti di questo utilissimo forum , sto impazzendo per trovare un drone che abbia le seguenti caratteristiche : le mie preferenze esigono il follow me , peso inferiore a 300 gr e autonomia di almeno 20 min. In più se possibile ottima qualità video 4k o FHd . Ne ho analizzati molti in particolare il nuovo blasonato Mavic mini 2 , C-Fly Faith 2 , Snaptain SP500 1080P , Snaptain A15F 1080P , Snaptain SP7100 4K ma peccano in mancanza di follow me o peso al di sopra delle mie esigenze per guidarlo senza patentino.

  • giuseme77
    ha risposto
    Ok grazie Pier2162 . Ho scaricato l'app D-Flight , ed ora ho a portata di mano la consultazione delle mappe con le varie avvertenze e delimitazioni colorate

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  • Pier2162
    ha risposto
    Originariamente inviato da giuseme77 Visualizza il messaggio
    Ok , grazie Pier2162 volerò scrupolosamente in zone consentite . ah una domanda relativa al forum, come si fa a inviare risposta ad un utente specifico qui? su alcuni forum si usa il tab dopo le iniziali del'utente. Qui?
    Se intendi di fare un riferimento ad un utente specifico nella discussione, è sufficiente utilizzare il simbolo @ prima del nome utente, che appare in automatico digitando i primi caratteri. Non sempre funziona, ma te ne accorgi se ti appare la lista dei nomi con quelle iniziali. Una volta uscito il nome, basta selezionarlo e viene inserito in blu nel messaggio.
    Esempio.. giuseme77 ....
    Se invece vuoi comunicare in privato con un utente, si utilizzano gli mp (messaggi privati o personali), cui si accede cliccando sul nome utente.
    ​​​​​​​Spero di essere stato chiaro.

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  • giuseme77
    ha risposto
    Ok , grazie Pier2162 volerò scrupolosamente in zone consentite . ah una domanda relativa al forum, come si fa a inviare risposta ad un utente specifico qui? su alcuni forum si usa il tab dopo le iniziali del'utente. Qui?

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  • Pier2162
    ha risposto
    Attenzione alla zona dove voli, l'area attorno ad Oria è interessata da zone rosse e gialle con limiti di quota ben precisi. Fa sempre riferimento a D-flight...
    Ultima modifica di Pier2162; 17 aprile 21, 20:27.

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  • giuseme77
    ha risposto
    Buonasera a voi cari ! Ogni vostro consiglio è sempre ben gradito !!! Ps sono stato in campagna nel pomeriggio con il Mini 2 e ho provato l'ebrezza di volare liberamente e fare ulteriore pratica . Mi sono divertito più di un bambino vedere il mio gioielllino sfrecciare per aria portandomi tutte e 3 le batterie ben caricate per l'occorrenza . Non vedo l'ora di tornarci quanto prima è ormai una droga super adrenalinica !!! Che dire di più ....Ultra contento di aver speso qualcosina in più per questo meraviglioso prodotto DJI .

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  • BBC25185
    ha risposto
    Originariamente inviato da gianni_BT Visualizza il messaggio

    Permettimi di non essere d'accordo, proprio nell'ottica di non essere considerato quello che spara sui neofiti quando il guaio e' gia' successo.
    Il return to home nasce e deve essere considerata una procedura di emergenza, nel caso che si perda il contatto radio o uno non capisca bene come e' girato il drone o lo abbia perso di vista(cosa non consentita).
    Una delle prime regole dell'aria( e anche della navigazione) e' che partire e' una opzione, ma rientrare e' obbligatorio.
    Per cui, quando uno decide di partire, deve essere ragionevolmente certo di essere in grado di rientrare con le proprie capacita'.
    L'RTH si basa sulla perfetta rilevazione dei satelliti e sul fatto di aver correttamente registrato il punto di Home.
    I forum e youtube sono pieni di casi in cui , attivato l'RTH, il drone e' andato da un'altra parte. Di solito la ragione sta nel fatto che si e' partiti senza attendere i satelliti sufficienti, che sono stati poi agganciati in seguito e il drone ha preso come home point il punto in cui si trovava quando li ha agganciati.Ma ci sono molte altre possibilita' per cui l'automatismo potrebbe fallire.
    Oltre al possibile malfunzionamento del GPS e di cio' che gli e' collegato, l'RTH e' una procedura lunga, che prevede raggiungimenti di quote magari esagerate per dove ci si trova, attese etc., quando un atterraggio "a mano" potrebbe richiedere una frazione di quel tempo.
    In caso di batteria verso la fine, potrebbe essere un problema.
    Per questo il mio consiglio e' quello di provare ogni tanto l'RTH sempre in spazi ben aperti , giusto per vedere che funzioni, ma, normalmente, di tornare sempre a casa con i comandi dati dal pilota.
    Concordo. Da riparatore, ho visto troppi casi dove l'RTH ha fatto un epic fail.
    Un caso é stato di un ESA da svariati Kg. decollato ha manifestato subito evidenti problemi di volo. Il pilota, preso da panico ha azionato l'RTH (considerato da lui come funzione di emergenza) e il veicolo é partito a velocitá elevata nella direzione opposta schiantantosi per terra circa 100m piú in lá (stava volando in mezzo ai campi, successo nulla).
    Seguito analisi dei dati e delle dichiarazioni, la causa era il cavo della batteria che era stato fatto passare troppo vicino alla bussola (normalmente non doveva passare lá) e questa é svarionata.
    Se il pilota, invece di attivare l'RTH, avesse attivato lo stabilize, il veicolo non sarebbe partito per la tangente, ma si sarebbe normalizzato a sufficienza per permettere un atterraggio regolare!

    Ricordiamo che l'RTH RICHIEDE (in maiuscolo) che il mezzo sia in perfetto stato di volo e non abbia problemi.
    Detto questo, piuttosto che niente é meglio piuttosto anche se, alle prime armi, non mi fiderei ad allontanarmi al limite della visibilitá e fidarmi degli automatismi.

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  • gianni_BT
    ha risposto
    Originariamente inviato da giuseme77 Visualizza il messaggio
    In più per dimostrare la mia cautela quando allontano il drone da me (sempre a vista) adotterò come faccio già ora, il ritorno automatico, portandolo prima in quota sicurezza 40/70 mt, pur avendo compreso come ruotarlo , farlo virare in avanzamento ed altro e controllo a vista la discesa per correzioni .
    Permettimi di non essere d'accordo, proprio nell'ottica di non essere considerato quello che spara sui neofiti quando il guaio e' gia' successo.
    Il return to home nasce e deve essere considerata una procedura di emergenza, nel caso che si perda il contatto radio o uno non capisca bene come e' girato il drone o lo abbia perso di vista(cosa non consentita).
    Una delle prime regole dell'aria( e anche della navigazione) e' che partire e' una opzione, ma rientrare e' obbligatorio.
    Per cui, quando uno decide di partire, deve essere ragionevolmente certo di essere in grado di rientrare con le proprie capacita'.
    L'RTH si basa sulla perfetta rilevazione dei satelliti e sul fatto di aver correttamente registrato il punto di Home.
    I forum e youtube sono pieni di casi in cui , attivato l'RTH, il drone e' andato da un'altra parte. Di solito la ragione sta nel fatto che si e' partiti senza attendere i satelliti sufficienti, che sono stati poi agganciati in seguito e il drone ha preso come home point il punto in cui si trovava quando li ha agganciati.Ma ci sono molte altre possibilita' per cui l'automatismo potrebbe fallire.
    Oltre al possibile malfunzionamento del GPS e di cio' che gli e' collegato, l'RTH e' una procedura lunga, che prevede raggiungimenti di quote magari esagerate per dove ci si trova, attese etc., quando un atterraggio "a mano" potrebbe richiedere una frazione di quel tempo.
    In caso di batteria verso la fine, potrebbe essere un problema.
    Per questo il mio consiglio e' quello di provare ogni tanto l'RTH sempre in spazi ben aperti , giusto per vedere che funzioni, ma, normalmente, di tornare sempre a casa con i comandi dati dal pilota.

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  • giuseme77
    ha risposto
    NB: so bene che nessuno nasce esperto, ne nessuno vuole avere la pretesa di diventarlo da subito e so bene il valore del drone acquistato con soldi sudati.... Quindi ribadisco non sono uno sprovveduto ne un incosciente come alcuni esplicitamente hanno fatto credere qui nei commenti... non ho bisogno di spendere altri soldi con un giocattolo per fare pratica in quanto userò ancor più cautela nei prossimi voli.Detto questo vi ringrazio comuque per i consigli ma la cosa che spesso odio dei forum che ci sono esperti che se sbagli con modi discutibili ti sparano a zero...siamo stati tutti neofiti...un pò di comprensione e umiltà. Perdonate lo sfogo dettato con la massima mia di umiltà...
    Ultima modifica di giuseme77; 16 aprile 21, 17:04.

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  • giuseme77
    ha risposto
    OK ragazzi , vi ringrazio per i consigli, ma come dice FLYTS ho trovato Mini 2 abbastanza semplice da pilotare se ci si deve muovere con cautela e attenzione . E non avevo mai pilotato un drone in vita mia...Ora, pur avendo causato quel piccolo danno ad un elica già ripristinato, non mi azzardo nel modo più assoluto a fare il figo con manovre da esperto....e oltre a farlo volare in aree ampie all’aperto userò un pad landing o qualcosa che consenta al Mini 2 di atterrare in piano . In più per dimostrare la mia cautela quando allontano il drone da me (sempre a vista) adotterò come faccio già ora, il ritorno automatico, portandolo prima in quota sicurezza 40/70 mt, pur avendo compreso come ruotarlo , farlo virare in avanzamento ed altro e controllo a vista la discesa per correzioni .
    Ultima modifica di giuseme77; 16 aprile 21, 16:45.

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  • Pier2162
    ha risposto
    Vero, ma è altrettanto vero che alla prima difficoltà la probabilità di sbatterlo a terra o contro un ostacolo è maggiore.
    Se non si è ancora imparato a gestire il volo, sopratutto quando hai il drone girato verso di te, oppure prende una raffica di vento, vola vicino ad un ostacolo ecc., il commettere un errore con gli stick del radiocomando è molto ma molto facile. Poi ognuno fa quello che meglio crede, i soldi sono suoi.

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  • FLYTS
    ha risposto
    Originariamente inviato da Pier2162 Visualizza il messaggio
    Forse sarebbe stato meglio spendere qualche decina di euro in un giocattolo per imparare i rudimenti del volo prima di metterne in aria qualche centinaio...(come abbiamo fatti tutti o quasi).
    Di già capace non nasce nessuno.
    sebbene son passato da un JRC H31 ad un Syma poi al Visuo e infine al Mini2, secondo me, il Mini 2 è molto più semplice da pilotare del JRC H31 . Il Mini 2 lo alza in volo tranquillamente uno che non ha mai visto un drone in vita sua, con una facilità disarmante. IMHO

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  • Pier2162
    ha risposto
    Forse sarebbe stato meglio spendere qualche decina di euro in un giocattolo per imparare i rudimenti del volo prima di metterne in aria qualche centinaio...(come abbiamo fatti tutti o quasi).
    Di già capace non nasce nessuno.

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  • FLYTS
    ha risposto
    Originariamente inviato da giuseme77 Visualizza il messaggio
    per i prossimi voli solo spazi aperti più che ampi ( campi, periferie ecc)
    se sei alle prime armi con un drone, potresti acquistare i paraeliche. Sono gli stessi che monta il Mavic Mini. Non devi volare in luogo pubblico visto che il peso al decollo è superato ma in casa puoi fare le prime esperienze. Lo alzi un metro da terra e poi atterri, poi lo alzi di un metro, lo fai stazionare ed atterri, lo fai almeno un paio di volte fino ad acquisire una certa confidenza col Mini2.

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  • gianni_BT
    ha risposto
    Gli spazi ampi e il fondo possibilmente morbido servono all'inizio, quando non si ha sensibilita' sui comandi e non si conoscono le reazioni del modello.
    Inoltre te li consiglio quando proverai per la prima volta le varie funzioni speciali. La fretta( o la "scimmia" ) e' il nemico peggiore nell'uso di questi oggetti che la pubblicita' contrabbanda come "assolutamente facili da usare" e , soprattutto, perdona gli errori del pilota: falso!! Danno sicuramente molti aiuti, ma hanno comunque una curva di apprendimento che richiede molta prudenza , specie all'inizio.

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