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Riprese outdoor: cosa fare e cosa NON fare

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  • Riprese outdoor: cosa fare e cosa NON fare

    Partiamo dal regolamento ENAC, e partiamo da lì per un motivo molto semplice.
    Finchè piloto seduto sul divano di casa mia, o nella mia proprietà all'ombra di un albero, la polizia non farà mai un blitz per verificare la potenza della trasmittente, o se il mio radiocomando ha montata un'antenna elicoidale che mi permette di pilotare il drone ben oltre la camera da letto.

    C'è già un piccolo misunderstanding a livello di defizioni, tra aeromodelli, APR e SAPR.
    In soldoni, un aeromodello è il classico aeroplanino pilotato dagli appassionati nei campi voli, privo di sistemi che ne consentano il volo autonono (no GPS, no RTH, no programmazione traiettoria)
    Un APR è un drone (mezzo aereo+sistema pilotaggio remoto) utilizzato per fini diversi da quelli ricreativi, ovvero a fini professionali (ricerca scientifica, monitoraggio e controllo in siti industriali, monitoraggio ambientale, foto e video documentaristici tipo National Geographic, riprese cinematografiche, ecc...)
    Un SAPR invece è un APR a cui sono stati aggiunti i "componenti necessari per il controllo e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto." (citaz.) (che non ben capito quali siano).

    Insomma, manca una categoria in cui inserire i droni acquistati da privati e usati solo a scopo personale-ricreativo, come video e foto aeree (quelle che facciamo noi). Dovrebbero essere degli APR o SAPR, ma a scopi non professionali.



    Definizioni a parte, il mio primo dubbio riguarda la necessità di un attestato di idoneità al volo. Online ho trovato questa distinzione

    Come ricordato in apertura, l'ENAC si occupa di gestire tutti i droni con peso inferiore ai 150 kg, nell'ambito della macro-categoria si individuano:
    • Droni con peso inferiore ai 300 grammi - NO Attestato, NO Licenza (art. 12 c.5 Reg ENAC)
    • Droni con peso superiore a 300 grammi e inferiore a 25 Kg - SI Attestato, NO Licenza
    • Droni con peso superiore ai 25 Kg - SI Licenza




    secondo la quale, buona parte dei droni per riprese aeree necessiterebbe di un attestato (rientrano nella seconda categoria). DJIPhantom, Xiami MiDrone, e compagnia bella viaggiano intorno a 1,2-1,3 Kg. E' ancora valida o è una vecchia suddivisione oramai superata? E in caso sia valido, voi avete questo attestato? Chi lo rilascia?





    Il secondo dubbio riguarda i concetti di VLOS e BVLOS.
    Se ho ben capito, per il BVLOS (pilotaggio oltre la linea di contatto visivo) è richiesta una licenza di volo vera e propria (non il semplice attestato), per cui (cosa che è stata ripetuta più volte in svariate discussioni) con un drone usato a scopi ricreativi-amatoriali è vietato fare BVLOS all'aperto.
    Domanda: immaginiamo che io mi trovi in una di queste due situazioni, quindi ben distante da qualunque città, paese, aeroporto (no ATZ)





    sul ciglio della strada, col radiocomando in mano, il drone in volo che sta facendo riprese, e io che mi aiuto con le immagini trasmesse in tempo reale dalla videocamera per capire meglio cosa sto inquadrando.
    Immaginiamo pure che in quel momento sulla strada passi una pattuglia di guardie forestali, carabinieri o polizia e che si fermi lì per dei controlli.
    Se il drone è ancora visibile a occhio nudo, non rischio nessuna multa, pur aiutandomi nelle riprese con delle immagini che dal drone arrivano sul radiocomando? La sanzione pecuniaria scatta solo se il drone è oltre la linea visiva, e quindi non è più visibile a occhio nudo?

    Ma questo pone immediatamente un'altra domanda: in grandi spazi aperti come quelli lì sopra (ma anche questo qui sotto), il drone non è visibile ben oltre i famosi 200 metri di distanza? O e così piccolo da diventare un puntino?





    Variante marina.
    Se mi trovo a volare in un tratto di costa deserta, fuori da ATZ, senza bagnanti, nè strade, nè abitazioni



    e passano le forze dell'ordine, credo di rientrare nella situazione precedente, con la variante di far attenzione a non far precipitare il drone in acqua
    Ma immaginiamo che io mi trovi in questa baia, e alla mia destra ci siano delle case (non inquadrate nella foto) Se il volo del drone si svolge solo ed esclusivamente sulla sinistra, quindi ben distante da abitazioni, persone, bagnanti, rischio qualcosa o rientro comunque nella legalità?


    Terza e ultima domanda: ho trovato questa tabella relativa alla potenza

    433Mhz - 10mW
    866Mhz - 10mW

    2.4Ghz - 20 dBm EIRP (100mW)
    5.8 Ghz - 14 dBm EIRP (25 mW)


    quindi, oltre al limite dei 200 metri di distanza e 70 metri di altezza, c'è anche un limite alle potenze (100mW per i radiocomandi a 2.4GHz, 25mW a 5.8GHz credo si riferisca solo alle trasmittenti video) che si possono utilizzare.
    Se sostituisco l'antenna di default del mio radiocomando con un'antenna di qualità superiore per migliorarne le performances e riuscire ad avere un segnale più stabile e libero da interferenze (fermo restando il volare in VLOS, cioè entro la linea di campo visivo) rischio multe salate?
    La sosituzione dell'antenna modifica la potenza del radiocomando, pur non toccando la scheda interna del radiocomando stesso?
    Sarà una domanda banale, ma di elettronica e segnali radio sono totalmente digiuno!




    PS: non so se ho infranto qualche punto del regolamento, spero che anche questa discussione non venga chiusa per colpa di una frase o di mezza riga che lo viola.
    Ho aperto il topic per evitare multe, verbali e spiacevoli sorprese il giorno che andrò fuori casa a far riprese, quindi se ho scritto qualcosa di sconveniente o "al limite", posso modificare o rimuoverne una parte del messaggio, ma mi interessa conoscere di più sull'argomento.
    Ultima modifica di loziodavid; 02 gennaio 18, 19:05.

  • #2
    Per quel che ne so i droni utilizzati per fini non professionali sono a tutti gli effetti considerati aeromodelli e quindi si applicano tutte le direttive del regolamento ENAC previste per quella categoria. Questo vale sia per quelli fai da te che per quelli acquistati.
    In spazi aperti il drone a 200m e 70 di altitudine si vede abbastanza bene. Per evitare di sconfinare, io ho impostato il geo fencing. Per quanto riguarda i casi che hai descritto la risposta sta nel regolamento ENAC. Come tutte le leggi italiane si può prestare a diverse interpretazioni. Quindi puoi trovare un agente che ti sequestra il drone e ti appioppa una multa e poi il giudice ti assolve (e hai speso un sacco di soldi per l'avvocato). Il regolamento non dice ad esempio qual'è la distanza minima da tenere rispetto ad un'abitazione.

    Per quanto riguarda la potenza di trasmissione, non è il regolamento ENAC che dev'essere considerato (infatti esso si limita a ribadire che devono essere utilizzate delle frequenze e potenze ammesse), ma piuttosto il Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.lgs. n. 259/2003). Il Ministero dello Sviluppo Economico emana periodicamente gli aggiornamenti al Piano Nazionale Ripartizione Frequenze.

    Credo che in tutte le situazioni debba prevalere innanzi tutto il buon senso. Nessuno verrà mai a misurare la distanza a cui stai facendo volare il drone se ti trovi in zone distanti dalle abitazioni e da persone, usando potenze di trasmissione non esagerate (tra l'altro per coprire i fatidici 200m basta poca potenza). I problemi li avrai se farai volare il drone in condizioni al limite (prossimità di centro abitato, volo su assembramenti di persone, volo in zone esplicitamente proibite) o se i tuoi trasmettitori disturbano palesemente altri apparati.

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    • #3
      Le norme di volo sono sintetizzate qui:

      https://www.dronerc.it/forum/forum/d...ndotta-di-volo

      La questione dei 300 grammi NON esiste per gli aeromodelli, non facciamo confusione. L'attuale regolamento ENAC per gli aeromodelli *NON* fa distinzioni fra pesi, le stesse limitazioni ci sono per un quadricottero da 15kg e uno da 50g (assurdo ma è così...). Il regolamento sugli aeromodelli è abbastanza semplice (sono un paio di paginette), non ci sono attestati o licenze, semplicemente buon senso e rispetto regole e delle distanze indicate dall'ENAC. Se trovi le limitazioni per aeromodellista troppo stringenti oppure vuoi usare i tuoi video ad uso professionale fai un corso e diventi pilota di APR, ma andiamo off topic e questo forum non è il posto giusto dove discuterne.
      Qui in questo forum si parla solo di aeromodelli, per cui evitiamo di fare confusione discorsi su categorie di peso, definizioni e altro che riguardano solo gli APR/SAPR e non gli aeromodelli.

      Sul discorso delle potenze, sono vietate le modifiche agli apparati radio per aumentarne la potenza. Nel computo delle potenze erogate (es 25mw) devi tener conto anche delle antenne: sulle riceventi puoi montare l'antenna che ti pare, su una trasmittente se trasmetti a 25mw e metti un'antenna direzionale con 10db di guadagno stai commettendo un illecito.

      NB
      A 200 metri/70 metri il syma fai fatica a vederlo, poi ovviamente dipende dalle dimensioni del quad e dalla situazione del cielo (ovviamente volare in condizioni perfette è ben diverso da situazioni dove ci sono nuvole e magari il quad è piccolo e di colore bianco...). A molto meno io un quad da 300mm facevo fatica a vederlo e comunque basta un momento di distrazione per perderlo di vista e andare nel panico più totale.
      Sul discorso monitor, l'unico modo sicuramente legale è avere un secondo soggetto che si occupa della camera mentre il pilota continua a volare a vista.
      Dover spiegare ai poliziotti / CC che volo a vista ma "davo rapide occhiate al monitor" è una situazione in cui vorrei evitare di trovarmi. Bene che ti va ti credono. Male che ti va, ti sequestrano tutto e, come ha ben detto fabiov, il rischio è dover spendere soldi per tutelarsi (le sanzioni sono assurde) e sono quelle situazioni in cui finisci per rimetterci soldi anche se hai ragione...
      Ultima modifica di Invernomuto; 02 gennaio 18, 21:03.

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      • #4
        Mi sono documentato meglio su cosa sono gli APR/SAPR (non solo come definizione), ed effettivamente non hanno nulla in comune con i droni che usiamo noi: telaio in carbonio, sensori termici, possibilità di montare puntatori laser, sistemi di aerofotogrammetria, termocamere, paracadute, e prezzi spesso compresi tra 10 e 25.000 euro. Attrezzature professionali in piena regola.

        I nostri a confronto sono giocattoli per passare tempo, però è anche vero che un drone come i nostri non si può considerare un aeromodello a tutti gli effetti, in quanto spesso dotato di sistemi di pilotaggio remoto assistito come route planning, pointing flight, surrounding flight (programmazione della traiettoria, volo intorno a un punto fisso, ecc..), che su un classico aeroplano radiocomandato mancano totalmente.
        Magari un Syma si avvicina a un aeromodello, ma un DJI Phantom, specie se sfruttato al 100% delle sue possibilità, non molto.


        La risposta che mi ha dato fabiov lascia intuire che ci sia una buona dose di soggettività nell'interpretazione del regolamento da parte delle forze dell'ordine.
        In effetti la dicitura
        • Il volo deve essere condotto in zone non popolate, lontano da infrastrutture, traffico stradale e persone, in ore diurne e fuori dagli abitati e/o centri urbani.


        non specifica QUANTO lontano: 200 metri? 500 metri? 2 Km?
        Perchè in zone rurali, o marittime, o dentro una riserva naturalistica (e qui in Sicilia non abbiamo che l'imbarazzo della scelta...parco dell'etna, parco dei nebrodi, oasi naturilistica di vendicari, riserva di cavagrande, ecc...) pur essendo lontani dai centri abitati, strade e fuori da qualunque ATZ, può capitare di trovare case singole o gruppetti di case in riva al mare.
        Insomma, ci vuole una buona dose di fortuna e sperare che in quei 5-10 minuti in cui stai volando non passi qualcuno superpignolo, che ti sequestra il drone e ti fa il verbale.



        Discorso visibilità, e rispondo a Invernomuto, non parlo certo del Syma X5, ma di un futuro drone avanzato per riprese aeree, tipo MiDrone 4K, oppure DJI Phantom 3 o 4. Penso prenderò l'uno o l'altro, probabilmente, che rientrano nella categoria 350mm. Un drone del genere diventa invisibile oltre i 200 metri?


        Non ho afferrato il discorso "modifica radiocomando" e trasmittente/ricevente.
        Su un drone avanzato come Midrone, Phantom, Mavic, le due antenne funzionano una come ricevente video, e l'altra per trasmettere i comandi al drone? Quindi potrei sostituire quella relativa alla ricezione video, magari per migliorare la stabilità e la chiarezza del video, ma non quella che trasmette i comandi al drone?

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        • #5
          Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
          Mi sono documentato meglio su cosa sono gli APR/SAPR (non solo come definizione), ed effettivamente non hanno nulla in comune con i droni che usiamo noi: telaio in carbonio, sensori termici, possibilità di montare puntatori laser, sistemi di aerofotogrammetria, termocamere, paracadute, e prezzi spesso compresi tra 10 e 25.000 euro. Attrezzature professionali in piena regola.
          Non è corretto. Un Phantom, un Mavic o uno Sparky rientrano nella categoria degli APR se usati professionalmente. Se usati per hobby (ovvero ci faccio riprese per mio divertimento personale) e sto ovviamente nei limiti ENAC sono invece aeromodelli. Cosa c'entrano i telai al carbonio? Lo sai che tutti i racer che usiamo noi e anche i micro hanno telai al carbonio? Io posso montare sul mio quadricottero un sonar o un sensore ottico, rimane un aeromodello. E' l'uso che ne fai che determina la classificazione in APR o in aeromodello, al netto di alcuni limiti di peso e potenza già citati.

          Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
          I nostri a confronto sono giocattoli per passare tempo, però è anche vero che un drone come i nostri non si può considerare un aeromodello a tutti gli effetti, in quanto spesso dotato di sistemi di pilotaggio remoto assistito come route planning, pointing flight, surrounding flight (programmazione della traiettoria, volo intorno a un punto fisso, ecc..), che su un classico aeroplano radiocomandato mancano totalmente.
          Magari un Syma si avvicina a un aeromodello, ma un DJI Phantom, specie se sfruttato al 100% delle sue possibilità, non molto.
          Affermazione errata, vedi il punto precedente. Un prodotto DJI è un aeromodello se usato come tale...

          Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
          Perchè in zone rurali, o marittime, o dentro una riserva naturalistica (e qui in Sicilia non abbiamo che l'imbarazzo della scelta...parco dell'etna, parco dei nebrodi, oasi naturilistica di vendicari, riserva di cavagrande, ecc...) pur essendo lontani dai centri abitati, strade e fuori da qualunque ATZ, può capitare di trovare case singole o gruppetti di case in riva al mare.
          Insomma, ci vuole una buona dose di fortuna e sperare che in quei 5-10 minuti in cui stai volando non passi qualcuno superpignolo, che ti sequestra il drone e ti fa il verbale.
          Se non erro è vietato il sorvolo di riserve naturali. Per non avere rogne basta andare in un campo. Se ci riesco io nel densamente popolato Piemonte non mi pare impossibile altrove.

          Discorso visibilità, e rispondo a Invernomuto, non parlo certo del Syma X5, ma di un futuro drone avanzato per riprese aeree, tipo MiDrone 4K, oppure DJI Phantom 3 o 4. Penso prenderò l'uno o l'altro, probabilmente, che rientrano nella categoria 350mm. Un drone del genere diventa invisibile oltre i 200 metri?
          Non lo so, mai provato, ultimamente sono talmente pazzo da pilotare micro in LOS per cui li faccio stare ben vicino a me .
          Ti ho riportato la mia esperienza, *IO* un quad da 300mm bianco *NON* lo vedevo ad una cinquantina di metri di altezza e a sicuramente meno di 100 metri da me. L'ho perso di vista per pochi istanti e non lo trovavo più in cielo. Per fortuna non sono andato nel panico e l'ho fatto tornare verso di me NON toccando l'orientamento del quad ma facendolo tornare indietro: l'ho rivisto dopo pochi secondi ma ho sudato freddo.
          Non ha senso fare discorsi in assoluto, dipende dalle condizioni e dalle caratteristiche del quad.
          Comunque a 200m e 70m di altezza secondo me un 350mm è proprio un puntino nel cielo, già basta che tu sia controsole o che la visibilità non sia ottimale e non risulterà proprio agevole il volo in LOS. Tieni conto che per volare in LOS devi pure capire DOVE è orientato il quad, non solo vederlo, e a certe distanze è dura capire come si sta spostando.
          A me è anche capitato di beccare del vento in quota, se hai un quad pesante no problem, con un quad leggero (es, l'Hubsan X501S) il rischio di non comandarlo più è alto. Morale della favola: tienili vicini che è meglio e vai al limite solo se vale la pena

          Non ho afferrato il discorso "modifica radiocomando" e trasmittente/ricevente.
          Su un drone avanzato come Midrone, Phantom, Mavic, le due antenne funzionano una come ricevente video, e l'altra per trasmettere i comandi al drone? Quindi potrei sostituire quella relativa alla ricezione video, magari per migliorare la stabilità e la chiarezza del video, ma non quella che trasmette i comandi al drone?
          Corretto. Per trasmettere e ricevere un segnale (dal comandi del quad al video) hai una ricevente e una trasmittente. Se modifichi l'antenna sulla ricevente no problem. Se lo fai sulla trasmittente rischi di andare fuori legge.

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          • #6
            Originariamente inviato da Invernomuto Visualizza il messaggio

            Non è corretto. Un Phantom, un Mavic o uno Sparky rientrano nella categoria degli APR se usati professionalmente. Se usati per hobby (ovvero ci faccio riprese per mio divertimento personale) e sto ovviamente nei limiti ENAC sono invece aeromodelli. Cosa c'entrano i telai al carbonio? Lo sai che tutti i racer che usiamo noi e anche i micro hanno telai al carbonio? Io posso montare sul mio quadricottero un sonar o un sensore ottico, rimane un aeromodello. E' l'uso che ne fai che determina la classificazione in APR o in aeromodello, al netto di alcuni limiti di peso e potenza già citati.

            Affermazione errata, vedi il punto precedente. Un prodotto DJI è un aeromodello se usato come tale...



            Stavo guardando questa lista di droni certificati ENAC
            http://www.vanillamagazine.it/i-migl...tificati-enac/

            e altri droni analoghi, di dimensione e peso importante pensati per operazioni di controllo del territorio, fotorilevamento, ecc..., quindi pensavo che nella categoria APR/SAPR rientrassero solo queste macchine dai costi esorbitanti e vendute fuori dai comuni canali commerciali (negozi fisici, Amazon, eBay, Bangood, Gearbest, ecc...).
            Però è anche vero che un normalissimo Phantom messo nelle mani di un fotografo professionista che lo usa durante i matrimoni, diventa un APR/SAPR a tutti gli effetti.


            Originariamente inviato da Invernomuto Visualizza il messaggio
            Se non erro è vietato il sorvolo di riserve naturali. Per non avere rogne basta andare in un campo. Se ci riesco io nel densamente popolato Piemonte non mi pare impossibile altrove.
            Certo, ma è molto più suggestivo riprendere un parco naturale, che non un campo qualsiasi.

            Comunque, non erri....
            https://www.enac.gov.it/L%27Ambiente...ale/index.html
            La prima frase è lampante, è vietato per i velivoli, però c'è un però....
            Quella è una legge che risale al 1991, quando non si sapeva nemmeno cosa fosse un drone (e nemmeno uno smartphone, una videocamera Full-HD o 4K!), e si parla genericamente di velivoli.
            Sotto c'è il dettaglio di un turboreattore di un aereo.

            Spero che in un futuro non troppo lontano qualcuno si renda conto che sorvolare per qualche minuto un'area naturalistica con un drone da 1Kg, non è come sorvolarlo con un Cessna da turismo o con un elicottero. Che tutt'oggi, gennaio 2018, un Phantom da 1,3Kg pilotato da terra venga assimilato ad un "velivolo" lungo 10 metri con pilota e passeggeri a bordo, mi fa un po' sorridere.


            Originariamente inviato da Invernomuto Visualizza il messaggio
            Non lo so, mai provato, ultimamente sono talmente pazzo da pilotare micro in LOS per cui li faccio stare ben vicino a me .
            Ti ho riportato la mia esperienza, *IO* un quad da 300mm bianco *NON* lo vedevo ad una cinquantina di metri di altezza e a sicuramente meno di 100 metri da me. L'ho perso di vista per pochi istanti e non lo trovavo più in cielo. Per fortuna non sono andato nel panico e l'ho fatto tornare verso di me NON toccando l'orientamento del quad ma facendolo tornare indietro: l'ho rivisto dopo pochi secondi ma ho sudato freddo.
            Non ha senso fare discorsi in assoluto, dipende dalle condizioni e dalle caratteristiche del quad.
            Comunque a 200m e 70m di altezza secondo me un 350mm è proprio un puntino nel cielo, già basta che tu sia controsole o che la visibilità non sia ottimale e non risulterà proprio agevole il volo in LOS. Tieni conto che per volare in LOS devi pure capire DOVE è orientato il quad, non solo vederlo, e a certe distanze è dura capire come si sta spostando.
            A me è anche capitato di beccare del vento in quota, se hai un quad pesante no problem, con un quad leggero (es, l'Hubsan X501S) il rischio di non comandarlo più è alto. Morale della favola: tienili vicini che è meglio e vai al limite solo se vale la pena
            L'Hubsan che tu citi è leggerino in effetti, ma come ti dicevo penso di usare dei quad più seri e pesantucci intorno a 1,2-1,3 Kg come Phantom o MiDrone 4K, quindi a meno che ci sia una giornata con vento forte, il problema del vento che me lo fa volare via è relativo. Se le condizioni meteo non sono ottimali, nemmeno decollo. Non voglio correre il rischio di far schiantare 500€!!
            Certo, c'è sempre l'ausilio della videocamera che trasmette in tempo reale le immagini, però se passa il CC/poliziotto che ti pesca a pilotare il BVLOS sono guai.....insomma un casino!!





            Comunque, dalle risposte tue e di altri, dalla lettura dei regolamenti, mi sto accorgendo che c'è una forte dicotomia in questo campo.
            Da un lato, l'enorme disponibilità presso vari fornitori (negozi fisici e online) di droni di qualunque tipologia (giocattolini, semi-seri, professionali, con videocamere HD o 4K, microdroni, ecc...) che avvicina un numero sempre maggiori di persone a questo mondo.
            Dall'altro, la confusione normativa che regna sovrana (ho letto di una nuova normativa in arrivo nel 2018 che cambierà le carte in tavola) e la selva di regolamentazioni, spesso contradditorie, e spesso obsolete (vedi il citato articolo che vieta il sorvolo di parchi e aree naturalistiche).

            Insomma, oggi il consumatore ha la possibilità di comprare un drone ovunque, tra poco pure in salumeria, che però non può far volare quasi da nessuna parte, pena andare nell'illecito e rischiare sanzioni pecuniarie importanti. E se sono pienamente convinto che chi fa volare un drone in città o sopra un'autostrada, è un idiota che dovrebbe essere rinchiuso, sono altrettanto convinto che in molte aree extra-urbane (zone marittime, parchi e riserve naturali) questo divieto sia esagerato e vada meglio regolamentato, magari in funzione delle masse dei droni. Un drone da 1Kg non è certo pericoloso come un drone da 15Kg!
            Ultima modifica di loziodavid; 03 gennaio 18, 13:34.

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            • #7
              Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
              Certo, ma è molto più suggestivo riprendere un parco naturale, che non un campo qualsiasi.

              Comunque, non erri....
              https://www.enac.gov.it/L%27Ambiente...ale/index.html
              La prima frase è lampante, è vietato per i velivoli, però c'è un però....
              Quella è una legge che risale al 1991, quando non si sapeva nemmeno cosa fosse un drone (e nemmeno uno smartphone, una videocamera Full-HD o 4K!), e si parla genericamente di velivoli.
              Sotto c'è il dettaglio di un turboreattore di un aereo.

              Spero che in un futuro non troppo lontano qualcuno si renda conto che sorvolare per qualche minuto un'area naturalistica con un drone da 1Kg, non è come sorvolarlo con un Cessna da turismo o con un elicottero. Che tutt'oggi, gennaio 2018, un Phantom da 1,3Kg pilotato da terra venga assimilato ad un "velivolo" lungo 10 metri con pilota e passeggeri a bordo, mi fa un po' sorridere.
              Avrei qualche dubbio ad aprire il sorvolo sulle riserve naturali per permettere a chi ha un Phantom di fare video. Forse con un sistema di permessi, ma va rigidamente regolamentato, così come l'accesso alle persone.
              Purtroppo regolamentare una videocamera che vola, spesso con sistemi che la rendono pilotabile anche da un bimbo di 3 anni, è molto complicato, per cui spesso e volentieri si procede con il "divieto di sorvolo". Non posso biasimarli più di tanto.

              Comunque, dalle risposte tue e di altri, dalla lettura dei regolamenti, mi sto accorgendo che c'è una forte dicotomia in questo campo.
              Da un lato, l'enorme disponibilità presso vari fornitori (negozi fisici e online) di droni di qualunque tipologia (giocattolini, semi-seri, professionali, con videocamere HD o 4K, microdroni, ecc...) che avvicina un numero sempre maggiori di persone a questo mondo.
              Dall'altro, la confusione normativa che regna sovrana (ho letto di una nuova normativa in arrivo nel 2018 che cambierà le carte in tavola) e la selva di regolamentazioni, spesso contradditorie, e spesso obsolete (vedi il citato articolo che vieta il sorvolo di parchi e aree naturalistiche).

              Insomma, oggi il consumatore ha la possibilità di comprare un drone ovunque, tra poco pure in salumeria, che però non può far volare quasi da nessuna parte, pena andare nell'illecito e rischiare sanzioni pecuniarie importanti. E se sono pienamente convinto che chi fa volare un drone in città o sopra un'autostrada, è un idiota che dovrebbe essere rinchiuso, sono altrettanto convinto che in molte aree extra-urbane (zone marittime, parchi e riserve naturali) questo divieto sia esagerato e vada meglio regolamentato, magari in funzione delle masse dei droni. Un drone da 1Kg non è certo pericoloso come un drone da 15Kg!
              Sono d'accordo solo in parte. Che l'attuale regolamento ENAC sia carente su alcuni aspetti è vero, ma va detto che, tutto sommato, per noi multirotoristi, non è tanto invasivo. Fissa dei limiti semplici, talvolta opinabili, ma tutto sommato di buon senso. Stai lontano dai posti dove possono stare le persone, tieni il quad a vista e vicino e il rischio di problemi è minimo. Fai il cretino con il Phantom sopra le persone o volando a 5 km di distanza e se ti becchi le multe (e capita, anche da noi) piangi. E piangi tantissimo visto che le cifre delle sanzioni sono a 5 zeri.
              Entreranno in vigore senz'altro regolamenti europei che faranno maggiore chiarezza: non è detto però che le cose migliorino, anzi...
              Sul discorso delle persone che acquistano oggetti senza neanche sapere se li possono usare stendo un velo pietoso. In teoria prima di spendere 1000 euro su un quad bisognerebbe documentarsi ed informarsi, spesso e volentieri la gente prima compra e poi scopre che in pieno centro a Roma non può volare (strano eh?). Il buon senso (quello del suddetto regolamento) e l'educazione è ormai merce rarissima.
              Ultima modifica di Invernomuto; 03 gennaio 18, 16:10.

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              • #8
                C'è chi una regolare autorizzazione per volare dentro un parco l'ha ottenuta, ma si tratta di piloti con tanto di attestato, titolari di una vera e propria azienda s.r.l, e che hanno dovuto contattare direttamente la direzione del parco.
                https://www.dronezine.it/46289/drone...dello-stelvio/
                Io o un qualunque altro amatore, non rientriamo in questa categoria, per cui la cosa diventa più complicata. Ti immagini che un pinco pallo qualsiasi che fa una gita domenicale fuori porta o che è in vacanza, deve perdere mezza giornata per parlare con la direzione del parco? Sempre che rispondano....

                E se voli senza alcuna autorizzazione, sono carciofi amari
                http://www.primocanale.it/notizie/ci...to-187499.html


                Insomma, oggi come oggi chi spende 1000€ per un drone di alto livello, si ritrova poi con le ali tagliate perchè in buona parte del territorio è vietato volare, specie in quelle aree in cui aveva intenzione di volare perchè di grande interesse naturalistico e pasaggistico, quelle in cui è maggiormente gratificamente fare foto e riprese dall'alto.


                Magari, come hai accennato tu, per chi vuol svolazzare in parchi e riserve per riprese a scopo personale (no pubblicità, no film, no servizi fotografici a pagamento), si potrebbe creare una lista di piloti autorizzati a volare in quelle aree, dotati di patentino e con un drone regolarmente registrato. Un pò come si fa con le automobili, dove tutti hanno la patente B e l'automobile è registrata presso la motorizzazione civile, pur non svolgendo alcun servizio di trasporto a pagamento (taxi, autobus, ecc...).

                Un altro aspetto da chiarire riguarda le distanze. Se io mi trovo in un punto di coordinate (x,y) col radiocomando in mano, quale è la distanza minima alla quale devono essere presenti abitazioni e strade (vedi foto della baia marina postata sopra) per evitare di incorrere in multe?
                La parola "lontano" secondo me è troppo generica, vuol dire tutto e non vuol dire niente.


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                • #9
                  Per sapere se è possibile o meno sorvolare una riserva naturale, basta procurarsi le carte aeronautiche dell'ENAC. Le zone con restrizioni sono indicate. Non tutti i parchi o riserve naturali sono vietati. Ad esempio in Lombardia il parco del Ticino è zona proibita, mentre il parco delle Orobie non lo è.
                  Non esiste una regola generale. Fanno sempre fede le carte dell'ENAC.

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                  • #10
                    Visibilità alla distanza: io volo con un F450 costruito da me. A 200m si vede bene. A 400m si vede ancora, ma è molto piccolo. Di certo è impossibile capire la direzione in cui è orientato. Potrebbe essere guidato solo in modalità headless.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
                      Non ho afferrato il discorso "modifica radiocomando" e trasmittente/ricevente.
                      Su un drone avanzato come Midrone, Phantom, Mavic, le due antenne funzionano una come ricevente video, e l'altra per trasmettere i comandi al drone? Quindi potrei sostituire quella relativa alla ricezione video, magari per migliorare la stabilità e la chiarezza del video, ma non quella che trasmette i comandi al drone?
                      Secondo me stai cercando la soluzione ad un problema che non esiste. Se intendi usare il drone nel rispetto del regolamento ENAC, (200m di distanza e 70m di altitudine) non dovresti avere alcun problema di ricezione o trasmissione.

                      Tieni presente che anche chi è in possesso di attestato di pilota è tenuto a rispettare i limiti di potenza imposti per le varie frequenze. L'unica scappatoia che ti permette di trasmettere a potenze maggiori è l'attestato di radioamatore. In quel caso e solo per determinate frequenze, c'è la possibilità di usare potenze maggiori.

                      Comunque, come hanno già scritto, le uniche modifiche certamente libere sono quelle sulle antenne riceventi. Le modifiche alle antenne trasmittenti possono portare fuori legge.


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                      • #12
                        Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio



                        Dall'altro, la confusione normativa che regna sovrana (ho letto di una nuova normativa in arrivo nel 2018 che cambierà le carte in tavola) e la selva di regolamentazioni, spesso contradditorie, e spesso obsolete (vedi il citato articolo che vieta il sorvolo di parchi e aree naturalistiche).

                        In parte la confusione normativa e' alimentata da articoli che commentano un po' a caso e, spesso, ad uso e consumo degli autori/editori, i regolamenti, sia quelli in vigore che quelli futuri, dei quali si hanno notizie frammentarie e comunque non in vigore e per i quali quindi e' assurdo preoccuparsi o esultare.

                        Per sapere dove si puo' volare e dove no, ci sono le carte ENAC come fabiov ha gia' evidenziato.
                        Una alternativa che, almeno fino ad oggi, non ho mai trovato in contrasto con le carte ENAC e' l'APP "Italian airspace" per Android. Da li' si vede bene come vi siano aree naturalistiche che non sono vietate al volo.
                        Per "come" si puo' volare con un aeromodello(quindi a solo scopo ludico/ricreativo,esclusa ogni attivita' professionale o rivolta ad avere un profitto), a oggi l'unico regolamento vigente e' il cap. VII del regolamento ENAC in evidenza in molte sezioni di questo forum.
                        Gia' questo si presta ad interpretazioni, soprattutto se si cerca il pelo nell'uovo, pero', in linea di massima, e' abbastanza chiaro e conforme ad una condotta di buon senso.
                        Chiaro che se uno ha speso oltre 1000 euro per un Phantom IV che vola a 3 Km e pretende di avere diritto di sfruttare appieno queste possibilita' , va fuori legge.
                        Pero' con lo stesso Phantom puo' fare riprese bellissime entro 200 mt di distanza e 70 di altezza, senza creare pericoli a nessuno e, magari, sorvolando un'area naturalistica non vietata sulle carte ENAC.
                        JJRC H8C /Eachine Wizard X220/Eachine QX65/JJRC H31/DJI Mavic Air
                        Phantom 1.1.1, gimbal, SJ4000 e Gitup GIT2
                        Eachine ET526 / Eachine LCD5800D 5.8GHz 40Ch FPV

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                        • #13
                          Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
                          Perchè in zone rurali, o marittime, o dentro una riserva naturalistica (e qui in Sicilia non abbiamo che l'imbarazzo della scelta...parco dell'etna, parco dei nebrodi, oasi naturilistica di vendicari, riserva di cavagrande, ecc...) pur essendo lontani dai centri abitati, strade e fuori da qualunque ATZ, può capitare di trovare case singole o gruppetti di case in riva al mare.
                          Insomma, ci vuole una buona dose di fortuna e sperare che in quei 5-10 minuti in cui stai volando non passi qualcuno superpignolo, che ti sequestra il drone e ti fa il verbale.
                          Qualche buona notizia per te: l'Etna, a parte una zona molto ristretta attorno al cratere che e' Prohibited, appartiene ad una CTZ upper dove non si puo' volare sopra i 4500 piedi (circa 1500mt, per cui i Ns. 70 ci stanno ampiamente). Analogamente tutti i Nebrodi.Vendicari invece e' in una restricted zone da quota zero. Anche la riserva di Cavagrande mi sembra fuori da restrizioni essendo solo in parte interessata ad una CTR upper sopra i 3500 piedi(circa 1100/1200 mt).
                          Trovi tutto sia sulle carte ENAC che su Italian airspace.
                          JJRC H8C /Eachine Wizard X220/Eachine QX65/JJRC H31/DJI Mavic Air
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                          • #14
                            Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio
                            Insomma, oggi come oggi chi spende 1000€ per un drone di alto livello, si ritrova poi con le ali tagliate perchè in buona parte del territorio è vietato volare, specie in quelle aree in cui aveva intenzione di volare perchè di grande interesse naturalistico e pasaggistico, quelle in cui è maggiormente gratificamente fare foto e riprese dall'alto.
                            Ma io la logica che proprio non comprendo è perché devono modificare i regolamenti di volo per far volare sopra posti dove non è permesso a gente che "ha speso 1000 euro" per il Phantom / altro drone. Ma sticazzi no?
                            Io spendo 300.000 euro per una macchina da corsa e quindi posso girare a folle velocità per le strade come i miei beniamini di F1 perché altrimenti non sfrutto la macchina? Se vuoi andare a 300km/h vai in pista...
                            Se li hanno vietati, vedi alcuni parchi / riserve naturali, ci sarà un motivo (es protezione della fauna, collisioni con stormi di uccelli, ecc).
                            Informati se e dove puoi volare PRIMA di spendere 1.000 euro, non ha senso lamentarsi dopo.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Invernomuto Visualizza il messaggio

                              Ma io la logica che proprio non comprendo è perché devono modificare i regolamenti di volo per far volare sopra posti dove non è permesso a gente che "ha speso 1000 euro" per il Phantom / altro drone. Ma sticazzi no?
                              Io spendo 300.000 euro per una macchina da corsa e quindi posso girare a folle velocità per le strade come i miei beniamini di F1 perché altrimenti non sfrutto la macchina? Se vuoi andare a 300km/h vai in pista...
                              Se li hanno vietati, vedi alcuni parchi / riserve naturali, ci sarà un motivo (es protezione della fauna, collisioni con stormi di uccelli, ecc).
                              Informati se e dove puoi volare PRIMA di spendere 1.000 euro, non ha senso lamentarsi dopo.
                              Quoto Invernomuto al 100%. Anche perche', come ho detto nel post 13, non e' proprio vero che tutto il territorio nazionale sia vietato, incluso 3 delle 4 zone naturalistiche citate da loziodavid.
                              Sottolineo che la spesa per l'oggetto non puo' essere una buona ragione per pretendere di usare lo stesso in tutte le sue prerogative:puo' essere usato con molta soddisfazione anche nei limiti stabiliti.
                              JJRC H8C /Eachine Wizard X220/Eachine QX65/JJRC H31/DJI Mavic Air
                              Phantom 1.1.1, gimbal, SJ4000 e Gitup GIT2
                              Eachine ET526 / Eachine LCD5800D 5.8GHz 40Ch FPV

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