Ripropongo qui la notizia pubblicata da Adriantaps in altra discussione, perchè contiene veramente interessantissime ed importanti novità.
Soprattutto perchè al regolamento EASA anche la nostra ENAC sarà OBBLIGATA ad adeguarsi.
Le novità sono davvero notevoli, non solo per il discorso riguardante i limiti o le categorie (che sono comunque importantissime), quanto per le considerazioni sulle possibilità di utilizzo dei cosiddetti droni.
Ad esempio, si è veramente valutato il problema del sorvolo di persone secondo criteri veramente scientifici e non più con decisioni binarie (Si/No).
Quindi si è valutato il REALE pericolo di impatto e su questo si è valutata la soluzione/decisione, secondo strudi scientifici ed analisi statistiche.
Questo è un modus pensandi ragionevole per un ente, un qualcosa per noi italiani oramai inimmaginabile: capire che l'eleminizione assoluta del rischio in una qualsiasi attività è irraggiungibile, quindi stablire quale sia la reale "tolleranza" ammissibile.
Altra dimostrazione di questo modus pensandi, la valutazione del "problema" FPV: è consentito purchè assistito da "spotter", un osservatore,, figura che nell'ambito del modellismo aeronautico non è certo una novità.
Perchè è innegabile che l'unico reale problema del FPV è dovuto all'isolamento del pilota dal contesto esterno a lui prossimo.
Con l'aiuto dell'osservatore, tale problema scompare, aggiungendo anzi un ulteriore parere nelle valutazioni di pericolo (Tu is mei che uan...).
Semplice ed efficace, invece che Si/No "tout court".
Insomma, un esempio di regolamento PENSATO con volontà di risoluzione di problemi reali senza voler impedire e basta, come tanti fanno con una palese (e spesso faziosa) ottusità.
Volere è potere.
Ditemi solo che lo avete letto anche voi e che non è uno scherzo!
Soprattutto perchè al regolamento EASA anche la nostra ENAC sarà OBBLIGATA ad adeguarsi.
Originariamente inviato da Adriantaps
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Ad esempio, si è veramente valutato il problema del sorvolo di persone secondo criteri veramente scientifici e non più con decisioni binarie (Si/No).
Quindi si è valutato il REALE pericolo di impatto e su questo si è valutata la soluzione/decisione, secondo strudi scientifici ed analisi statistiche.
Questo è un modus pensandi ragionevole per un ente, un qualcosa per noi italiani oramai inimmaginabile: capire che l'eleminizione assoluta del rischio in una qualsiasi attività è irraggiungibile, quindi stablire quale sia la reale "tolleranza" ammissibile.
Altra dimostrazione di questo modus pensandi, la valutazione del "problema" FPV: è consentito purchè assistito da "spotter", un osservatore,, figura che nell'ambito del modellismo aeronautico non è certo una novità.
Perchè è innegabile che l'unico reale problema del FPV è dovuto all'isolamento del pilota dal contesto esterno a lui prossimo.
Con l'aiuto dell'osservatore, tale problema scompare, aggiungendo anzi un ulteriore parere nelle valutazioni di pericolo (Tu is mei che uan...).
Semplice ed efficace, invece che Si/No "tout court".
Insomma, un esempio di regolamento PENSATO con volontà di risoluzione di problemi reali senza voler impedire e basta, come tanti fanno con una palese (e spesso faziosa) ottusità.
Volere è potere.
Ditemi solo che lo avete letto anche voi e che non è uno scherzo!
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