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Paracadute per drone

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  • Paracadute per drone

    Sapevate dell'esistenza di paracadute non per uomini, ma per droni?!?
    Ebbene si, esistono dei veri e propri paracadute che si fissano sul corpo del drone e che si aprono automaticamente in caso di caduta. Il funzionamento è molto semplice: appena l'inclinazione del drone supera i 60° (in alcuni modelli 80°), il paracadute si apre automaticamente rendendo l'atterraggio più morbido e sicuro.

    Ne ho visti un paio, specifici per Phantom 3, che sembrano tutto sommato leggeri e facili da installare
    https://www.marsparachutes.com/produ...ductmars-mini/
    https://www.marsparachutes.com/product/mars-p3-lite/


    Il primo pesa 100 grammi, il secondo 65grammi. Secondo voi un sistema del genere, quanto può andare a impattare sulla durata della batteria?
    Qualcuno di voi usa un paracadute sul suo drone?


  • #2
    Si, esistono alcuni multirotori come l'hubsan H109S che lo montano di fabbrica. Se vuoi spendere meno puoi prendere spunto da qui o chiedere info: https://youtu.be/h4z8jBdbRqA
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    • #3
      L'idea di montare un piccolo paracadute non è male, ma non sull'Hubsan, ma su un drone qualsiasi.

      Il problema di quei kit Mars è che sono progettati solo per i Phantom, e vanno fissati tra il corpo del drone e i piedini per l'atterraggio.




      Forse, e dico forse, si potrebbe fissare il tubo contenente il paracadute sulla parte superiore dello chassis di un qualsiasi drone utilizzando o del nastro biadesivo, oppure del velcro (che però lascia residui il giorno che vuoi toglierlo).

      Questo è un sistema molto più sicuro per fissarlo, ma che va a discapito del peso e dell'autonomia.


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      • #4
        Esistono ma sono poco usati, perché è la classica soluzione che sembra perfetta a prima vista ma piena di problemi quando provi a tradurla in pratica: sono in media cari e pesanti, hanno senso forse solo su quad costosi e grossi, ma a quel punto forse ancora meglio investire in soluzioni basate sulla ridondanza, come un ottocottero in coassiale.
        Inoltre i fili del paracadute se le eliche girano ancora rischiano di rendere inutile il tutto.
        Per quad il cui valore non supera i 200 euro, meglio un crash e prendersi i ricambi...

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        • #5
          Originariamente inviato da Invernomuto Visualizza il messaggio
          Esistono ma sono poco usati, perché è la classica soluzione che sembra perfetta a prima vista ma piena di problemi quando provi a tradurla in pratica: sono in media cari e pesanti, hanno senso forse solo su quad costosi e grossi, ma a quel punto forse ancora meglio investire in soluzioni basate sulla ridondanza, come un ottocottero in coassiale.
          Inoltre i fili del paracadute se le eliche girano ancora rischiano di rendere inutile il tutto.
          Per quad il cui valore non supera i 200 euro, meglio un crash e prendersi i ricambi...
          Se ci metti pure un buon gimbal e telecamera forse un pensierino al paracadute lo si può anche fare ...

          Il mio gimbal economico l'ho raddrizzato a martellate e la SJ4000 è sopravvissuta indenne ad un paio di cadute da 30m, ma se usassi un gimbal più caro e una GoPro ai 200 € del drone dovrei aggiungere altri 500 € di rischio.

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          • #6
            Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio

            Il problema di quei kit Mars è che sono progettati solo per i Phantom, e vanno fissati tra il corpo del drone e i piedini per l'atterraggio.

            L'hubsan esce già col paracadute incluso. Hai visto il video che ti ho linkato?
            Secondo me il vero problema dei kit Mars è che sono cari come il fuoco
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            • #7
              Originariamente inviato da fabiov Visualizza il messaggio

              Se ci metti pure un buon gimbal e telecamera forse un pensierino al paracadute lo si può anche fare ...

              Il mio gimbal economico l'ho raddrizzato a martellate e la SJ4000 è sopravvissuta indenne ad un paio di cadute da 30m, ma se usassi un gimbal più caro e una GoPro ai 200 € del drone dovrei aggiungere altri 500 € di rischio.
              Sì ma 200 euro li spendo se veramente mi servono a salvare i 500 euro.
              Non so, io resto poco convinto:
              1) la maggior parte dei crash non dipendono dal drone che all'improvviso casca dal cielo. Non serve a nulla se urti un albero o un muro perché perdi il controllo del quad...
              2) i paracadute necessitano di una certa distanza dal suolo per funzionare correttamente. Se il drone casca da 10-15m dal suolo (ad esempio durante l'atterraggio o il decollo o perché ti serve una ripresa da quell'altezza), serve a poco. Inoltre se non ti affidi a soluzioni di dispiegamento automatico del paracadute (e io avrei delle remore a farlo), all'altitudine devi aggiungere i tempi di reazione tuoi per attivare il tutto dal radiocomando
              3) non è detto che non abbia danni lo stesso, riduce la velocità di caduta ma non la elimina.
              4) problema eliche & fili
              5) la DJI care costa intorno ai 100$...

              In sintesi costassero 50€ prodotti validi io un pensierino ce lo farei. Oggi i prodotti fatti bene sono cari e comunque non ti coprono del tutto: sicuramente per alcuni usi specifici hanno senso, ma per molti vanno bene soppesati i benefici in relazione ai costi.
              Personalmente se dovessi trasportare macchinari preziosi preferirei un qualcosa con ridondanza vera che mi resti in aria in caso di casini. My 2 cents ovviamente.
              Ultima modifica di Invernomuto; 12 gennaio 18, 21:59.

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              • #8
                Si mettono solo per motivi omologativi ..e attenzione se vi avvicinate all'uso di paracaduti o anche a farvelo, si possono comprare kit di diverse dimensioni a seconda del peso del modello , perché ci sono non solo modelli di piccole taglie , ma anche per 20-30 kg , la cosa più importante è valutare la velocità di discesa e di tocco al suolo, che deve essere riportata dal venditore del kit e chiaramente in funzione del peso. Un conto è salvare il modello , un conto è non causare danni a cose o terzi. Normalmente per passare le norme basta un rallentamento della caduta , che però non salvano il modello , ne tanto meno le apparecchiature di bordo, insomma se controllate la velocità di discesa e l'eventuale peso del kit , con relativa diminuzione dell'autonomia o diminuzione del carico pagante , si capisce perché poco usati almeno su Multirotori , mentre invece vengono utilizzati su droni ala fissa , ma non se ne può parlare qui visto l'impiego non hobbistico
                File x Dimensionamento multirotori http://www.baronerosso.it/forum/4304186-post101.html
                Manuali Ita DJI
                https://dl.dropboxusercontent.com/u/...0DJI%20ita.zip

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                • #9
                  Originariamente inviato da Lillo2011 Visualizza il messaggio

                  L'hubsan esce già col paracadute incluso. Hai visto il video che ti ho linkato?
                  Secondo me il vero problema dei kit Mars è che sono cari come il fuoco
                  Si, l'ho visto, ne ho visti anche altri, ma non mi sembra un gran chè, nè come stabilizzazione nè come qualità video nuda e cruda.


                  Comunque, non sono sistemi che garantiscono al 100% l'integrità del drone, ma attutiscono molto la caduta. Una cosa è precipitare da un'altezza importante in caduta libera e affidarsi solo ai Santi, una cosa è precipitare da un'altezza importante frenato dal paracadute.
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla.*  Nome:   mini4lb-impact-force-graph.jpg* Visite: 1* Dimensione: 81.3 KB* ID: 858014







                  Una cosa è impattare il suolo a 23m/s, una cosa è impattarlo a 6 m/s....e l'energia cinetica è proporzionale al quadrato della velocità....

                  Una elica rotta la sostituisci, un braccetto rotti lo incolli con due gocce di colla epossidica, ma una GoPro Hero 5 o un gimbal a 3 assi, se si rompono, si rompono e non c'è niente da fare.
                  Certo, un paracadute su un Syma è una follia, ma già quando metti in volo 5-600€, l'idea del paracadute non è poi così strampalata. Lo è ancora meno se parliamo di Mavic, Inspire e altri droni che costano quello che, per molti, equivale a 1 mese di stipendio.


                  D'accordissimo invece sulla questione prezzi. Vista la tecnologia (un telo di nylon o altro materiale plastico, un tubo, una molla e una sorta di accelerometro che misura l'inclinazione), le cifre richieste sono davvero spropositate. Per un drone piccino come un Phantom si parla di 200-250€ (Skycat, Opale). Per droni più massicci, e paracadute più grossi, le cifre aumentano ulteriormente.
                  Gli unici a un prezzo tutto sommato abbordabile sono i Mars che ho linkato ieri, a 100-150$.


                  Mi chiedevo se si può costruire autonomamente un sistema del genere,,,,qualcuno conosce dei progetti DIY?
                  So per certo che serve un paracadute (quello costa poco, meno di 10€), un tubo o un qualcosa dentro cui richiuderlo, e una molla per aprirlo. Il sistema che misura l'inclinazione del drone è un accelerometro? Dove lo si può trovare? Nei video di installazione dei Mars ho visto che lo collegano alla board del Phantom. Perchè?


                  PS: la DJI care non costa proprio 100$...
                  https://store.dji.com/shop/service?site=brandsite
                  Ultima modifica di loziodavid; 13 gennaio 18, 15:40.

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                  • #10
                    Il video che ti ho linkato riguarda proprio un paracadute DIY, fatto dall'autore del link (trovi anche altri video nella sua galleria, sempre riguardo il paracadute). La Board del phantom, come altre FC, è provvista di accelerometri integrati, che permettono al drone di capire di quanto si inclina. Quella è una FC abbastanza chiusa, con le FC basate su arducopter (vedi PixHawk) le possibilità di modifica ed intervento crescono parecchio.
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                    • #11
                      Pensavo fosse il video dell'Hubsan, mi son confuso.
                      Comunque, lì si parla solo del dimensionamento del paracadute, che è la cosa più banale perchè il paracadute lo compri bello e pronto a meno di 10€.

                      La parte difficile è quella relativa al tubo, al tappo che lo chiude, al servo motore che lo apre, al giroscopio che misura l'inclinazione. Ci vuole una stampante 3D....e siamo punto e a capo! Tanto vale prendere il kit già pronto e amen.
                      ...e, last but not least, ci vuole la capacità di usare un programma di disegno 3D come Solidworks o altri per disegnare tappo, anelli, giunzioni e tutto il resto.
                      Insomma, roba da nerd o da ingegneri.

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                      • #12
                        Prima ho confuso l'accelerometro con il giroscopio (è quest'ultimo che permette alla centralina di capire se si sta ribaltando o meno), ti ho scritto prima che puoi contattare l'autore di quel video perché a suo tempo si era occupato anche di tutto il resto, cioè il tubo, il servo etc. Non sono sicuro abbia portato a termine l'esperimento anche perché come dici tu ci vuole parecchia attrezzatura, molta esperienza di disegno 3D e tanto tempo da dedicarci...
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                        • #13
                          Originariamente inviato da Lillo2011 Visualizza il messaggio
                          Prima ho confuso l'accelerometro con il giroscopio (è quest'ultimo che permette alla centralina di capire se si sta ribaltando o meno), ti ho scritto prima che puoi contattare l'autore di quel video perché a suo tempo si era occupato anche di tutto il resto, cioè il tubo, il servo etc. Non sono sicuro abbia portato a termine l'esperimento anche perché come dici tu ci vuole parecchia attrezzatura, molta esperienza di disegno 3D e tanto tempo da dedicarci...

                          Gli ho scritto per avere notizie, mi auguro risponda, anche se le premesse non sono delle migliori. La seconda parte del video è qui
                          https://www.youtube.com/watch?v=ZgzyoESCEuA

                          e si vede chiaramente che serve un programma CAD, qualcuno che lo sappia usare, e una stampante 3D su cui mandare tutto in stampa.




                          Comunque a titolo puramente informativo, se un domani ci fosse qualcuno che si volesse cimentare nel progetto, vi segnalo che esistono dei progetti DIY in rete come questi

                          http://www.instructables.com/id/Drone-Parachute/
                          https://www.flitetest.com/articles/p...otor-parachute

                          in cui trovate già i file .STL belli pronti da stampare. Se non avete la stampante 3D, vi basta rivolgervi a un servizio esterno di stampa 3D.

                          Senza mettere link, prima che qualcuno mi dica che faccio pubblicità , vi dico che i preventivi che ho ricevuto sono i seguenti:

                          Preventivo azienda A:
                          - stampa in resina --- € 50 + iva
                          - stampa in plastica -- € 30 + iva
                          - spese di spedizione: 6.90€ + iva

                          Preventivo azienda B:
                          - 38€ IVA compresa stampa in plastica bianca (credo sia nylon)
                          - 10€ IVA compresa spedizione

                          se ci aggiungete il costo del paracadute, della molla, del servo motore, e di un paio di viti per serrare il tutto, si arriva a una cifra variabile tra i 60 e i 70€.

                          Il peso dei pezzi stampati in resina mi dicono si attesti sui 30 grammi, e sono molto più resistenti dei pezzi stampati in plastica.
                          Se ci aggiungete il peso di paracadate, molla, servo motore e viti, ci dovremmo avvicinare ai 100 grammi del Mars Mini.
                          Ultima modifica di loziodavid; 15 gennaio 18, 12:32.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da loziodavid Visualizza il messaggio

                            Mi chiedevo se si può costruire autonomamente un sistema del genere,,,,qualcuno conosce dei progetti DIY?
                            So per certo che serve un paracadute (quello costa poco, meno di 10€), un tubo o un qualcosa dentro cui richiuderlo, e una molla per aprirlo. Il sistema che misura l'inclinazione del drone è un accelerometro? Dove lo si può trovare? Nei video di installazione dei Mars ho visto che lo collegano alla board del Phantom. Perchè?


                            PS: la DJI care non costa proprio 100$...
                            https://store.dji.com/shop/service?site=brandsite
                            In america costa sui 100$, variabile (come qui) a seconda della tipologia di prodotto. Qui sei sui 79 euro di un P3 ai 119 di un mavic pro e copre camera e gimbal.
                            Io ho perso un po' il filo della discussione.
                            Il paracadute è utile? Sì, siamo tutti d'accordo.
                            E' sempre conveniente prenderselo? No, per i motivi detti sopra, motivi per cui non ce l'ha quasi nessuno nel mondo di cui si discute in questo forum. Per cui non capisco il mettersi a disquisire se sia meglio una caduta a 23 m/s o 6 m/s. E' evidente che sia meglio cadere a 6 m/s. Il punto è che un impatto a 6 m/s sullo spuntone di roccia riduce ma non elimina i rischi di danneggiare un'attrezzatura costosa (es, l'obiettivo della camera).
                            Chi ha un quad da video con il gimbal da 30 euro lo ripara a martellate ( ) o cambiando i pezzi che si rompono.
                            Chi ha un P4 o simili fa la refresh e vola in pace senza affidarsi a prodotti del genere.
                            Si può valutare se hai droni costosi, con appunto attrezzature di un certo tipo e che magari - in attività professionali - rischiano di finire in testa a qualcuno oppure appunto sono tanto costose.
                            Ma in un mondo consumer, dove fai filmati stellari con un Mavic, P4 e P3, a che serve mettere su peso sul quad (= meno autonomia) per un sistema che comunque funziona in sole certe occasioni e non ti copre mai del tutto? Come già detto, le "cadute dal cielo" improvvise del quad sono una causa limitata degli incidenti che accadono, specie in prodotti ultra testati ed affidabili come i prodotti DJI. Se il quad non ha problemi strani è *DIFFICILE* far precipitare un Mavic o un Phantom se si ha un minimo di accortezza. Non fai prima a farti un'assicurazione per la stessa cifra?
                            Non parliamo di autocostruirselo, di cui non capisco proprio la logica se l'obiettivo è proteggere una cosa costosa dai danni (mi affiderei a soluzioni ultra testate e non al video di Youtube). Ovviamente se lo scopo è puramente didattico è un altro discorso...
                            My 2 cents, ovviamente.
                            Ultima modifica di Invernomuto; 15 gennaio 18, 12:59.

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                            • #15
                              Credo che alla fine la costruzione di un paracadute fai-da-te possa essere una sfida stimolante per tutti quelli che amano sperimentare e realizzare, piuttosto che comprare prodotti già pronti. E questo indipendentemente dai valori economici in gioco e dell'effettiva efficacia del marchingegno.
                              Di certo chi ha un P4 o un Mavic non lo protegge con un paracadute fai-da-te. Chi invece, come il sottoscritto. ha un F450 potrebbe divertirsi a realizzare un'altro inutile aggeggio (intendo inutile come il F450 stesso ... ).

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