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Realizzazione octocopter.

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  • Realizzazione octocopter.

    Ciao a Tutti, sono una new entry e voglio cimentarmi nella realizzazione di un octocopter: mi date una mano? Credo che si parta da alcune caratteristiche quali p.es. il pay-load per calcolare la lunghezza delle braccia e la potenza dei motori. Comunque grazie! Un cordiale saluto. Giuseppe.

  • #2
    Ciao,
    un octo è una bella complicazione, non sarebbe meglio partire da un quad?
    I problemi sono tanti ed è meglio farsi un po' di esperienza su un mezzo che non costi un capitale... per un octo metti in conto che solo di motori, e neanche per i migliori in assoluto, hai a budget 600€

    A quale piattaforma di contollo avevi pensato? MK, DJI, KK... ?

    Il payload è l'ultimo dei problemi (:fui... il primo è metterlo in volo

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    • #3
      Ciao, grazie del consiglio che penso di seguire. Non avevo pensato a niente di particolare x' non i conosco. Tu cosa mi suggerisci? Visto che sei stato tra i primi, a quanto ho capito, Ti chiedo dei suggerimenti per iniziare.
      Grazie ancora per la collaborazione.
      Giuseppe.

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      • #4
        No, io non sono dei primi, c'è tanta gente con molta più esperienza di me qui sul forum.

        Io sono partito con un classico, il Gaui 330xs che è un buon compromesso tra spesa contenuta e completezza del kit, cioè lo metti in volo dopo pochi passaggi di assemblaggio, oltre a ciò che c'è nella scatola ci devi mettere solo qualche Lipo, un caricabatterie ed una radio (bastano 5 canali, o 4 se non regoli il guadagno)

        Con il Gaui io non ci ho fatto molto, mi sono fatto solo un po' di esperienza a volare, oltre naturalmente stare un po' di ore sul simulatore.

        Dopodichè sono passato ad un multicottero più serio, ho preso un Mikrokopter hexa XL, e con quello sono iniziati i problemi di saldature, firmware, vibrazioni, eliche, bilanciata, ecc.ecc.ecc. ma al tempo stesso sono cominciate ad arrivare le soddisfazioni.

        Ora sono in fase di test di un droidworx adx4 che è un quadricottero con motori doppi su ogni braccio, ovvero un coassiale.

        A riguardo del payload tieni conto che su un Gaui ci porti una GoPro, su un hexa una 500D e su di un octo una 5D... quando i pollici sono adeguatamente formati...

        Nel tuo post citavi la lunghezza dei bracci e la potenza dei motori, beh questo dipende solo da che cosa ci vuoi portare, la lunghezza dei bracci dipende dalle eliche che ci vuoi montare e la potenza dei motori non è la cosa più importante, lo è invece il rapporto giri/volt e questo è legato comunque alle eliche che vuoi usare....

        come vedi il discorso è ampio... da cosa partiamo?

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        • #5
          A riCiao, allora io credo che bisogna partire dalle caratteristiche che si vogliono ottenere. La sfida realizzativa parte dal fare quello che sembra impossibile realizzare. Per es. ho pensato, come dicevi, ai due motori cosassiali e ritengo che quello superiore disturbi quello inferiore. Penso, mi auguro di non dire fesserie, che uno potrebbe essere messo a metà braccio. Per visualizzare l'idea è come se fossero due quad sovrapposti, quello inferiore con i bracci più lunghi di quello superiore. Inoltre ho pensato che la struttura potesse essere fatta in modo da contenere una piccola protezione per le eliche che funzionerebbe anche da tubo di bernoulli e da carena aerodinamica. L'essere volante visto di lato potrebbe sembrare un disco volante così resiste al vento laterale. Comunque oltre questo che potrebbe essere il secondo nato si potrebbe partire da un quad che abbia almeno un payload di circa 1 kg. ed una autonomia di circa un'ora. Vorrei montarci su un camera ad infrorossi che ho e pesa ca. 800gr. e potrebbe funzionare anche WiFi (l'adattatore via porta USB 2.0 costa circa 10,00 euro). Infine sto cercando di sperimentare un piccolo generatore eolico verticale per ricaricare le batterie in volo. La gestione del volo la vorrei realizzare completamente automatica.
          Che ne pensi? Un saluto. Giuseppe.
          P.S. A. Einstein diceva: "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.

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          • #6
            Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
            Per visualizzare l'idea è come se fossero due quad sovrapposti, quello inferiore con i bracci più lunghi di quello superiore. Inoltre ho pensato che la struttura potesse essere fatta in modo da contenere una piccola protezione per le eliche che funzionerebbe anche da tubo di bernoulli e da carena aerodinamica. L'essere volante visto di lato potrebbe sembrare un disco volante così resiste al vento laterale. Comunque oltre questo che potrebbe essere il secondo nato si potrebbe partire da un quad che abbia almeno un payload di circa 1 kg. ed una autonomia di circa un'ora.
            quando sei diventato milionario con le tue invenzioni facci un fischio..
            come fanno di solito tutti i neofiti, pensi che le leggi della fisica non ti riguardino, la forza di gravità e la legge di Ohm sono soltanto delle opinioni...
            chiamami pure maleducato, cinico, stro__o o quello che vuoi.. ma mi fa incazzare quando ogni giorno viene postata la solita domanda su come costruire un mezzo con un payload incredibile e una autonomia da fantascienza, quando in cima a questo forum c'è un ottimo thread che contiene un riassunto di quello che attualmente offre il mercato: eccoti li link
            http://www.baronerosso.it/forum/mode...gurazioni.html

            quando avrai letto tutto, potrai postare la domanda: "perchè siete tutti dei cretini che usate le lipo per avere 10-11 minuti di autonomia, quando invece con un generatore eolico e una cella solare potete avere voli infiniti ?"

            studiati per bene quel thread... avrai le idee più chiare..

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            • #7
              Originariamente inviato da thepelell Visualizza il messaggio
              quando invece con un generatore eolico e una cella solare potete avere voli infiniti ?"

              studiati per bene quel thread... avrai le idee più chiare..
              Delusioneeeee, e io che stavo costruento un quad fotovoltaico ad inseguimento solare Mi buttero' sul nucleare
              Quadricottero News
              http://www.facebook.com/Quadricottero

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              • #8
                Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                .... tubo di bernoulli.
                Sono passati anni dall'ultima volta che ho studiato aerodinamica, di tubi Bernoulli ne avrà usati ma di famosi non me me vengono.

                Segui i consigli, fatti un quad semplice e calssico senza inventare nulla, poi potrai sperimentare.
                Ma vedrai che già gran parte delle tue idee saranno cadute.
                Silvio. Se beccamo in volo!
                (Non faccio consulenze private, se posso vi aiuto sul forum)

                Malato di multirotori dal 27 novembre 2008

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                • #9
                  Originariamente inviato da danveal Visualizza il messaggio
                  Delusioneeeee, e io che stavo costruento un quad fotovoltaico ad inseguimento solare Mi buttero' sul nucleare
                  Ahahahah e io che lo volevo fare a celle all'uranio


                  Baciami la badante.....

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                  • #10
                    Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                    ...Per visualizzare l'idea è come se fossero due quad sovrapposti, quello inferiore con i bracci più lunghi di quello superiore.

                    ..piccola protezione per le eliche che funzionerebbe anche da tubo di bernoulli e da carena aerodinamica.

                    .... si potrebbe partire da un quad che abbia almeno un payload di circa 1 kg. ed una autonomia di circa un'ora.

                    Vorrei montarci su un camera ad infrorossi che ho e pesa ca. 800gr. e potrebbe funzionare anche WiFi (l'adattatore via porta USB 2.0 costa circa 10,00 euro).

                    ..Infine sto cercando di sperimentare un piccolo generatore eolico verticale per ricaricare le batterie in volo. La gestione del volo la vorrei realizzare completamente automatica.
                    Non riesco a capire se effettivamente si tratta di una vera richiesta di informazioni (in tal caso mi scuso con giusci che probabilmente si chiarirà le idee leggendo gli sticky iniziali...come abbiamo fatto tutti)...o se forse dietro al nickname c'è qualcuno che semplicemente ci sta prendendo in giro: due quad sovrapposti, con un payload di 1Kg, "tubi di bernoulli", 1 ora di autonomia, generatore eolico e WiFi da 10 Euro....magari tutto gestito dalla KK di HobbyKing da 23$....
                    TermicOne su youtube

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                    • #11
                      Staremo a leggere cosa vorrà.....................


                      Baciami la badante.....

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                      • #12
                        Vabbè io ci avevo provato, ma da quanto leggo nel suo terzo post... mi sembra di aver perso tempo.

                        Però l'idea di un generatore eolico non è male, il problema è che probabilmente non conosce né i principi che regolano il funzionamento di un generatore eolico né un concetto che a noi tutti sta particolarmente a cuore: il rendimento. Famigerato eta che si voglia dire, il cui massimo teorico è 1 (o 100%) ma per noi è un assoluto miraggio

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                        • #13
                          Ciao a Tutti, non volevo sfotterVi, ma solo stimolare la Vs. partecipazione ad un eventuale progetto, comunque ricapitoliamo.
                          1 - Autonomia e Payload: in commercio esistono quad con 1h e 10' di autonomia con circa 800 gr. di Payload o 1,200 gr. di Payload e circa 50' di autonomia. Il nome è md4-1000 della microdrones GmbH tedesca ed in Italia, la tedesca, ne ha venduti molti. A proposito l'importatore, che conosco, è di Biella.
                          2 - Generatori eolici: Credo che tutt'ora siano ancora usate su aerei militari, più di uno, le elichette mosse dal vento per supportare vari servizi sia elettrici che meccanici.
                          3 - Elettronica in parallelo: Per quanto riguarda la poi la doppia scheda in parallelo, processo che, per esempio, in informatica si chiama mirroring per la scrittura contemporanea su due Hard disc, serve per la sicurezza. Infatti, io che vivo a Bari, so che nella bella stagione, molto spesso, la temperatura atmosferica, sale sopra i 40°C. Questa temperatura mette in crisi le schede elettroniche, specialmente se in scatole chiuse, e per questo esiste il processo chiamato di tropicalizzazione.
                          4 - Aerodinamica: Per quanto riguarda l'aerodinamica, più di 30 anni fa feci volare una cuccia di Snoopy con lui seduto sul tetto e la sciarpa fungeva da timone di coda: pochi cc a benzina e 12.000 giri. Una vera emozione! La cuccia volante era alta 70 cm.
                          5 - Alimentazione supplementare: L'alimentazione supplementare potrebbe essere fornita sia dai generatori eolici, verticali, sia da pseudo pannelli solari, non fotovoltaici, ed andrebbe a ricaricare una batteria tampone (riserva) a cui sono collegate le altre. Tale soluzione aumenterebbe di una percentuale, p. es. 30% o 40%, la durata della riserva. Per quanto riguarda i pannelli solari, di cui non ho parlato, sono del tipo biologico in plastica tipo plexiglass, di cui, per es., potrebbe essere fatta la struttura. Altro tipo di pannello brevettato è realizzato c/o il Centro di nanotecnologie di Lecce. Comunque sono brevetti di chimica e sono, entrambi, in via di ingegnerizzazione.
                          6 - Chimica applicata: Visto che parliamo di chimica poteri dirvi che se si vuole far volare, p. es., il quad. con presenza di leggera pioggia e basse temperature o in presenza di neve si può mettere l'antichiaccio. Non è elettrico, non è meccanico ma solo un trattamento, chimico, superficiale (pellicola autoadesiva), fa subito scivolare le gocce d'acqua impedendo loro di formare il ghiaccio. Anche questo brevetto internazionale di un chimico barese, ed essendo trasparente, neutro, potrebbe essere applicato sulla struttura fotovoltaica.
                          Le suddette precisazioni sulle osservazioni fattemi sono solo delle risposte e non polemica od altro. Sono solo un incurabile curioso ed appassionato. Non conosco quello che c'è sul mercato per i multirotori e come è utilizzato. Conosco solo la scheda Arduino, ma per il resto ho qualche esperienza di circa mezzo secolo. Con quello che ho scritto non volevo offendere nessuno. Mi sono letto quello che dovrebbero leggere i neofiti dei micro-esseri volanti e non voglio insegnare niente a nessuno ed infine, cosa non ultima, chiedere soldi. Se pensate di condividere delle esperienze, non costose, non pericolose etc. io ci sono e comunque sono sempre raggiungibile via e-mail a cui vi indichierò anche il n° telefonico se lo riterrete necessario.
                          P.S. A proposito di tubi di Bernoulli negli States esiste un'azienda che produce esoscheletri monomotore (da 60Hp) bielica intubata che trasporta sino a 2 persone. Il servizio è uscito circa 10 anni fa sulla rivista aeronautica Volare.

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                          • #14
                            ohh mamma, mi sembra di aver letto la risposta di un politico quando gli viene fatta una domanda specifica.... una marea di parole che hanno poco o molto spesso niente a che fare con la realtà/risposta.

                            Scusami ma mi son riletto tre volte quello che hai scritto e non riesco proprio a identificare nessuna applicazione PRATICA e oggettiva di quello che stai dicendo.
                            Rimango cmq in lettura passiva per cercare di capire se qualcosa di fattibile ci sia.
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                            • #15
                              Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                              1 - Autonomia e Payload: in commercio esistono quad con 1h e 10' di autonomia con circa 800 gr. di Payload o 1,200 gr. di Payload e circa 50' di autonomia. Il nome è md4-1000 della microdrones GmbH tedesca ed in Italia, la tedesca, ne ha venduti molti. A proposito l'importatore, che conosco, è di Biella.
                              Perfetto, l'MD4-1000 è una gran bella bestiola, ma l'autonomia non è proprio quella, con 500g di payload di minuti ne fa 45. Comunque non è quello il punto. Quello è un prodotto industrializzato, al contrario dei nostri multicotteri. E tra l'altro costa intorno ai 25.000€ direi tra 23.000 e 24.000 più dei nostri.

                              Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                              2 - Generatori eolici: Credo che tutt'ora siano ancora usate su aerei militari, più di uno, le elichette mosse dal vento per supportare vari servizi sia elettrici che meccanici.
                              Gli aerei, per i servizi, possono tranquillamente avvalersi di piccoli generatori, anche se la loro efficienza è molto bassa. Possono funzionare su aerei con velocità bassa e costante perché il generatore eolico mal sopporta la variazione di velocità.
                              Su un multicottero però la dinamica del volo è alquanto diversa...

                              Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                              3 - Elettronica in parallelo: Per quanto riguarda la poi la doppia scheda in parallelo, processo che, per esempio, in informatica si chiama mirroring per la scrittura contemporanea su due Hard disc, serve per la sicurezza. Infatti, io che vivo a Bari, so che nella bella stagione, molto spesso, la temperatura atmosferica, sale sopra i 40°C. Questa temperatura mette in crisi le schede elettroniche, specialmente se in scatole chiuse, e per questo esiste il processo chiamato di tropicalizzazione.
                              Dal punto di vista della gestione dei controlli di volo possiamo benissimo andare in parallelo, forse anche per gli esc, naturalmente con gli opportuni accorgimenti. Però mentre su un aereo è d'obbligo, su un multirotore fa solo peso e il peso non è amico dei multirotori.

                              Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                              5 - Alimentazione supplementare: L'alimentazione supplementare potrebbe essere fornita sia dai generatori eolici, verticali, sia da pseudo pannelli solari, non fotovoltaici, ed andrebbe a ricaricare una batteria tampone (riserva) a cui sono collegate le altre. Tale soluzione aumenterebbe di una percentuale, p. es. 30% o 40%, la durata della riserva. Per quanto riguarda i pannelli solari, di cui non ho parlato, sono del tipo biologico in plastica tipo plexiglass, di cui, per es., potrebbe essere fatta la struttura. Altro tipo di pannello brevettato è realizzato c/o il Centro di nanotecnologie di Lecce. Comunque sono brevetti di chimica e sono, entrambi, in via di ingegnerizzazione.
                              Che cosa sono i pannelli solari non fotovoltaici? Io non li conosco, e di lavoro (oltre ad altro...) progetto impianti fotovoltaici...
                              I pannelli solari non fotovoltaici sono i solari termici, ma servono solo a scaldare l'acqua... non direi che questo fa il caso nostro.
                              E a proposito di pannelli fotovoltaici qui si vede che non parli con cognizione di causa, un pannello fotovoltaico di buona qualità produce, con giusto orientamento, circa 250 Wp, ed ha una dimensione di 1.66x0,96 m.... poco compatibile con un multicottero. E poi la produzione deve essere condizionata, con i dovuti rendimenti... infattibile, totalmente infattibile.
                              I pannelli sperimentali di tipo biologico hanno altre implicazioni, ma il rendimento di produzione è inferiore ai pannelli in silicio tradizionale, hanno maggior problemi di orientamento (ovvero con mismatching producono pochissimo) hanno tensioni nominali basse, ecc.ecc.ecc. Parliamo comunque di tecnologie che possono essere messe in commercio entro 6-10 anni.

                              Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                              6 - Chimica applicata: Visto che parliamo di chimica poteri dirvi che se si vuole far volare, p. es., il quad. con presenza di leggera pioggia e basse temperature o in presenza di neve si può mettere l'antichiaccio. Non è elettrico, non è meccanico ma solo un trattamento, chimico, superficiale (pellicola autoadesiva), fa subito scivolare le gocce d'acqua impedendo loro di formare il ghiaccio. Anche questo brevetto internazionale di un chimico barese, ed essendo trasparente, neutro, potrebbe essere applicato sulla struttura fotovoltaica.
                              Un quad adeguatamente progettato e realizzato è in grado di volare tranquillamente in pioggia e neve così com'è, se vai su youtube trovi decine di video.

                              Originariamente inviato da giusci Visualizza il messaggio
                              P.S. A proposito di tubi di Bernoulli negli States esiste un'azienda che produce esoscheletri monomotore (da 60Hp) bielica intubata che trasporta sino a 2 persone. Il servizio è uscito circa 10 anni fa sulla rivista aeronautica Volare.
                              E da dieci anni siamo al palo, se no loro sarebbero ricchi e noi avremmo minori problemi di mobilità urbana.

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