Dico la mia, incentrata però sull'approccio acro, cioè barometri, diedri o batterie a pannolone escluse.
Un aspetto che ancora pochi considerano sono gli strumenti che devono tradurre la velocità di risposta del flight controller ai motori.
Parlo degli ESC.
Abbastanza improbabile in un classe 400 o 500, coniugare prestazioni da acro fpv con una buona stabilità al vento o alle turbolenze, ad esempio generate da una discesa verticale con i setup ai quali i multi rotoristi sono abituati da anni. Non impossibile, ma neanche scontato.
Inizialmente era stato affrontato l'argomento della velocità di processare i flussi di dati provenienti dai sensori, cosa in cui alcune schede sono particolarmente votate, penso a naze32, CC3D ecc.
Ha senso tanta efficienza e potenza di calcolo se un motore è in grado di accelerare bruscamente ed avere la frenata affidata all'attrito dell'aria?
Un flight controller impartisce comandi che si aspetta vengano eseguiti prontamente, ed i comandi sono accelerare e decelerare. Se l'attuatore non è pronto, il flight controller ci mette una pezza col controllo di assetto, ma sicuramente a scapito di qualcosa di indesiderato.
Tipico esempio, i salti di quota da piro stop. Due motori accelerano istantaneamente per fermare la rotazione, ma gli altri due continuano a girare troppo, perché la decelerazione è lenta. La componente totale è un aumento di spinta verticale.
Ma qualsiasi sollecitazione che disturbi l'assetto comporta azioni opposte tra motori antagonisti e se non c'è uguaglianza di risposta tra accelerazione e decelerazione, il risultato è più o meno imprevedibile.
Quindi, un'altro approccio rispetto allo stabilizzare abbassando baricentro o inclinando i motori, è quello di consentire al flight controller di lavorare al meglio. In questo modo si ottiene il duplice risultato di mantenere le abilità acrobatiche del mezzo ed aumentare la stabilità generale alle turbolenze.
Insomma, a volte basta semplicemente flashare BLHeli i propri SimonK, abilitare il damped light (non cito soluzioni più costose) e rifare i PID per ottenere risultati inaspettati.
Sono comunque convinto che se l'obbiettivo sono le riprese aeree, l'approccio fin qui considerato sia ottimo, senza sbattersi troppo a flashare ESC
Un aspetto che ancora pochi considerano sono gli strumenti che devono tradurre la velocità di risposta del flight controller ai motori.
Parlo degli ESC.
Abbastanza improbabile in un classe 400 o 500, coniugare prestazioni da acro fpv con una buona stabilità al vento o alle turbolenze, ad esempio generate da una discesa verticale con i setup ai quali i multi rotoristi sono abituati da anni. Non impossibile, ma neanche scontato.
Inizialmente era stato affrontato l'argomento della velocità di processare i flussi di dati provenienti dai sensori, cosa in cui alcune schede sono particolarmente votate, penso a naze32, CC3D ecc.
Ha senso tanta efficienza e potenza di calcolo se un motore è in grado di accelerare bruscamente ed avere la frenata affidata all'attrito dell'aria?
Un flight controller impartisce comandi che si aspetta vengano eseguiti prontamente, ed i comandi sono accelerare e decelerare. Se l'attuatore non è pronto, il flight controller ci mette una pezza col controllo di assetto, ma sicuramente a scapito di qualcosa di indesiderato.
Tipico esempio, i salti di quota da piro stop. Due motori accelerano istantaneamente per fermare la rotazione, ma gli altri due continuano a girare troppo, perché la decelerazione è lenta. La componente totale è un aumento di spinta verticale.
Ma qualsiasi sollecitazione che disturbi l'assetto comporta azioni opposte tra motori antagonisti e se non c'è uguaglianza di risposta tra accelerazione e decelerazione, il risultato è più o meno imprevedibile.
Quindi, un'altro approccio rispetto allo stabilizzare abbassando baricentro o inclinando i motori, è quello di consentire al flight controller di lavorare al meglio. In questo modo si ottiene il duplice risultato di mantenere le abilità acrobatiche del mezzo ed aumentare la stabilità generale alle turbolenze.
Insomma, a volte basta semplicemente flashare BLHeli i propri SimonK, abilitare il damped light (non cito soluzioni più costose) e rifare i PID per ottenere risultati inaspettati.
Sono comunque convinto che se l'obbiettivo sono le riprese aeree, l'approccio fin qui considerato sia ottimo, senza sbattersi troppo a flashare ESC
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