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Curiosità SIAE

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  • Curiosità SIAE

    Ciao a tutti! Visto che si è spesso parlato del rischio che comporta l'introduzione nei filmati di musiche coperte dal copyright mi è venuta una piccola curiosità a tempo perso: se uno volesse pagarli i diritti che procedura dovrebbe seguire? Avete un'idea dell'ordine di grandezza di quel che potrebbe costare?
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    "The ability to destroy a planet is insignificant next to the power of the Force" (Darth Vader)
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  • #2
    Non sono sicurissimo, ma mi pare che li chiami, e ti fai dare il bollino. Ogni bollino costa un tot, neanche tanto, e lo metti su ogni copia che vendi-distribuisci.

    Ciao,
    Giulio
    Il Silenzioso

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    • #3
      Ma io non voglio vendere niente! E non ho ben chiaro cosa intendi per "distribuire". La questione nasce semplicemente dalla diffusissima abitudine di montare come colonna sonora per i filmati amatoriali uploadati su youtube musiche coperte da copyright. Non c'è nessun guadagno, ma non dovrebbe essere permesso neanche così, e mi chiedevo cosa si dovrebbe fare per mettersi in regola .
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      "The ability to destroy a planet is insignificant next to the power of the Force" (Darth Vader)
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      • #4
        ... forse non e' il caso di preoccuparsi e di svegliare il can che dorme. La maggior parte dei fimati, se non tutti, online( youtube etc.) hanno musica senza autorizzazione. se la siae volesse metter mano dovrebbe cercare glia autori del filmato attraverso i nickname quindi il sito ospite dovrebbe dargli i dati, poi poi poi... credo che finche l'uso e' non commerciale e comunque parziale, non ci siano problemi, sopratutto se il sito host e' estero: gli costerebbe piu' del ricavo.
        PG

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        • #5
          Ok non avevo capito bene. Penso anch'io che per le musiche inserite in un filmato amatoriale su Youtube non verranno mai a chiederti niente.

          Comunque quando un locale è sottoposto alla famosa tassa, deve pagare per i biglietti staccati, quindi per ogni visitatore entrato, anche se il filmato lo vedono gratis.
          Nel caso di you tube probabilmente si pagherebbe in base alle visite del singolo clip.

          Giulio
          Il Silenzioso

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          • #6
            Originariamente inviato da cuborosso
            Ok non avevo capito bene. Penso anch'io che per le musiche inserite in un filmato amatoriale su Youtube non verranno mai a chiederti niente.

            Comunque quando un locale è sottoposto alla famosa tassa, deve pagare per i biglietti staccati, quindi per ogni visitatore entrato, anche se il filmato lo vedono gratis.
            Nel caso di you tube probabilmente si pagherebbe in base alle visite del singolo clip.

            Giulio
            1) Nel caso di diffusione NON legata ad un supporto, cioè non ben quantificabile (P2P, sever, etc..), ci sono contratti appositi che si basano su una stima dei possibili utenti. Di conseguenza, viene calcolata una cifra forfettaria da pagare mensilmente, annualmente o ad altre scadenze in base al numero di brani in uso, a quanti possibili utenti utlizzano contemporaneamente le risorse in oggetto,etc...

            2) Attenzione a sbattersene!!! Non è vero proprio per niente che nessuno viene a chiedere niente... La probabilità è bassissima, è vero, ma non nulla... I casi a livello europeo (la SIAE è Italiana, ma ci sono organi equivalenti anche altrove) sono tanti, tantissimi, ma su milioni e milioni di video, la percentuale risulta "trascurabile" quindi non fa notizia.

            Le sanzioni non sono trascurabili... cifre comuni "di base", sono quasi sempre oltre 15.000 Euro, senza contare le spese legali !.

            Inoltre, i controlli (e le sanzioni) sono in continuo aumento.

            Come al solito, solo alcuni "pagano" per l'illecito, ma pagano per tutti !

            Ricordo anche che non è valido l'escamotage di usare solo una parte del "pezzo" o mixare più cose per raggirare l'ostacolo. Se il brano o l'artista, sono riconoscibili, si paga.
            Anche postare il video in forma anonima in un serve in culo al mondo, è poi linkarlo in forum o dove fa comodo, non è una gran soluzione. Elemento d'indagine ed accusatorio sufficienti: vedi recente caso del tizio che semplicemente riportava link di server cinese su cui vedere partite di calcio gratis (se non ricordo male l'oggetto).

            La legge, è piuttosto chiara. Come per la duplicazione di software o film.
            La legge attuale parla di "profitto" e non "lucro" come un tempo. Perciò non c'è scampo... se qualcuno ha fatto qualcosa per il quale non ha esperessamente rinunciato ai diritti (come in alcuni casi CreativeCommon), SI DEVE pagare per utilizzarlo privatamente e ancora di più pubblicamente.

            Insomma 'na fregatura (ma d'altra parte è anche giusto).

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            • #7
              Originariamente inviato da anfarol
              ...
              Insomma 'na fregatura (ma d'altra parte è anche giusto).
              Sì, ok, sarà anche giusto, ma secondo me con questa politica si stanno facendo del male da soli, perché la pirateria raggiunge una diffusione capillare e sistematica. Se adottassero un sistema un po' più permissivo per quel che riguarda l'uso privato avrebbero comunque un bel margine di guadagno sulle cose pubbliche e a fini di lucro (e magari per avere un CD originale, se il prezzo rimanesse contenuto, sono disposto ad aprire il portafogli). Un po' come succede coi software in cui le versioni per gli utenti sono gratuite, realmente (players e reader vari) o almeno nella pratica (la microsoft sa bene che nessuno paga windows a casa sua, e vuole che sia così per mantenere il monopolio), mentre guadagnano sulle aziende e sulle versioni professionali.
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              "The ability to destroy a planet is insignificant next to the power of the Force" (Darth Vader)
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              • #8
                Originariamente inviato da lesath82
                Sì, ok, sarà anche giusto, ma secondo me con questa politica si stanno facendo del male da soli, perché la pirateria raggiunge una diffusione capillare e sistematica. Se adottassero un sistema un po' più permissivo per quel che riguarda l'uso privato avrebbero comunque un bel margine di guadagno sulle cose pubbliche e a fini di lucro (e magari per avere un CD originale, se il prezzo rimanesse contenuto, sono disposto ad aprire il portafogli). Un po' come succede coi software in cui le versioni per gli utenti sono gratuite, realmente (players e reader vari) o almeno nella pratica (la microsoft sa bene che nessuno paga windows a casa sua, e vuole che sia così per mantenere il monopolio), mentre guadagnano sulle aziende e sulle versioni professionali.
                Non sono molto d'accordo...
                Io, a casa, ho 3 PC, con 3 licenze windows regolarmente pagate...
                Tutto il materiale che trovi sul mio sito è generato con software freeware o con licenza regolarmente pagata. Ccompreso pinnacle Studio per i video, SiteSpinner per creare il sito stesso, target3001 per gli schemi elettrici e i circuiti stampati). Compresi i documenti di testo! (office 2000, vecchiotto, ma regolarmente acquistato nel 2001) !

                E' una filosofia... Sarà perchè io sviluppo software e hardware per lavoro, e quindi sono parte di questo mondo, ma se qualcuno ha fatto qualcosa ed io la uso, anche ad uso personale, è giusto che sia pagato! Se costui, decide di fare pagare =0 e metterle a disposizione del mondo (come i miei progetti sul sito), ben venga. Se invece, costui chiede una cifra, io valuto se la cifra richiesta giustifica l'uso che ne farò, altrimenti scelgo un altro prodotto. L'offerta è vasta.
                Solo così si può aumentare la qualità dei prodotti e dare il giusto merito a chi di dovere! Se i cervelli italiani se ne vanno all'estero, c'è un motivo,
                no?

                Sui CD, che il costo sia elevato è vero, ma quello che va all'artista è una parte ridicola. La maggior parte è dovuta ai vari passaggi di mano commerciali (spesso ingiustificati) e allo Stato<_< .
                Se nessuno comprasse più CD (o software) originali, le case produttrici chiuderebbero e gli autori sarebbero limitati a guadagnare solo sui concerti. Perccato che così sarebbe come permettere alle sole persone già ricche il poter "musicare", perchè i concerti costano. Quindi molti talenti rimarrebbero inespressi...

                Perciò io penso che sia doveroso un periodo di prova... se dopo un po', ti piace e l'autore vuole essere pagato, è giusto farlo.
                Nessuno ti obbliga a comprare un programma o un CD !!!

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                • #9
                  Guarda, non posso che darti ragione, e farti i complimenti per la coerenza (ma tu ascolti veramente solo musica che hai pagato? ). Io posso solo desiderare che le case discografiche adottino il metodo microsoft ("per mantenere il monopolio lasciamo che i privati riescano senza troppe difficoltà a usare i nostri prodotti, così ci guadagnamo su chi deve pagare" - tu privato che paghi per office sei oggettivamente una rarità!), ma se non vogliono farlo non posso negare che è giusto che chi vuole i "profitti" debba pagare. Tuttavia mi chiedo: per quanto dura un brevetto industriale? Sbaglio o sono una ventina d'anni? Allora perché la mia proprietà intellettuale in questo campo (che tutto sommato mi sembrerebbe ancor più meritevole di protezione) ha una scadenza così breve quando una canzone fa guadagnare i miei eredi fino a 70 anni dalla mia morte? Non mi sembra ci sia equilibrio in questo!
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                  "The ability to destroy a planet is insignificant next to the power of the Force" (Darth Vader)
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                  • #10
                    Originariamente inviato da lesath82
                    Guarda, non posso che darti ragione, e farti i complimenti per la coerenza (ma tu ascolti veramente solo musica che hai pagato? ). Io posso solo desiderare che le case discografiche adottino il metodo microsoft ("per mantenere il monopolio lasciamo che i privati riescano senza troppe difficoltà a usare i nostri prodotti, così ci guadagnamo su chi deve pagare" - tu privato che paghi per office sei oggettivamente una rarità!), ma se non vogliono farlo non posso negare che è giusto che chi vuole i "profitti" debba pagare. Tuttavia mi chiedo: per quanto dura un brevetto industriale? Sbaglio o sono una ventina d'anni? Allora perché la mia proprietà intellettuale in questo campo (che tutto sommato mi sembrerebbe ancor più meritevole di protezione) ha una scadenza così breve quando una canzone fa guadagnare i miei eredi fino a 70 anni dalla mia morte? Non mi sembra ci sia equilibrio in questo!
                    sui CD musicali... "scagli la prima pietra chi non ha mai ascoltato un CD pirata", e dice tutto.
                    Sui CD musicale, il discorso è più ampio, perchè si potrebbero obiettare tante cose, del tipo:
                    1) perchè devo comprare un album da 20 Euro se mi interessano solo 2-3 tracce e magari dopo 20-30ascolti, il CD sarà riposto nel cassetto per sempre (ho dei CD dei primi anni 90, che sono almeno 15 anni che non ascolto !!!)
                    2) perchè dei 20Euro, solo una parte infima e trascurabile va a chi "produce" fisicamente il CD e a chi mette il contenuto. Il resto va alla catena parassita di commercianti/distributori che fanno lievitare il prezzo in modo esponenziale! Essendo il prezzo commerciale finale alto, anche le tasse sono proporzionali.
                    Io voglio pagare chi ha il merito di un opera, non chi per prenderla e venderla ci guadagna 10 volte più dell'autore (quale merito avrebbe???).

                    Fortunatamente, per il software (vedi SiteSpinner), si possono trovare pacchetti acquistabili online con costi modesti(nonostant el'aggiunta dell'IVA) , perchè si saltano tutti gli intermediari: compri direttamente dal produttore, o al massimo da un fornitore ufficiale, senza 5-6-7 passaggi di mano.
                    Target3001, è venduto con diverse opzioni e tools, a seconda di cosa si deve fare... se sono hobbista alle prime armi, con qualche decina di euro me la cavo... se sono un professionista, posso spendere svariate migliaia di Euro acquistando pacchetti completi.
                    Tra l'altro, se compro un pacchetto base oggi, e domani voglio passare ad una versione più completa, mi viene scontato il prezzo pagato per la licenza base. Ed è secondo me una cosa bellissima (che ho sperimentato).
                    Io sono contento di pagare un programmatore se il suo lavoro mi è utile o semplicemente mi diverte.
                    I programmi citati sopra, li uso molto più spesso, assiduamente e mi danno maggiore soddisfazione di qualunque brano musicale o film. E costano appena come 2 film su DVD!

                    Io sono favorevole ad un prova gratuita limitata (30 giorni, però possono essere pochi), ma senza altre limitazioni.... I software che ti fanno lavorare, ma poi o non puoi salvare, o molte funzioni (le più interessanti) non sono attive, etc... li lascio perdere subito...

                    Ricordo anche i diritti SIAE, su un CD o DVD, non sono trascurabili, ma sono solo una minima parte e garantiscono il ritorno all'autore. La maggior parte del costo è dovuto a passaggi di mano.


                    Ciao!

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                    • #11
                      Ti do ragione su tutto, non ho nulla da obiettare!
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                      "The ability to destroy a planet is insignificant next to the power of the Force" (Darth Vader)
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