marc sono perfettamente consapevole che, probabilmente, è molto meglio senza scocca! è solo per il 'wow factor' che lo faccio così, nulla di più! mi piace l'idea di un mezzo volante dall'aria futuristica!
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
costruzione scocca per tricottero?
Comprimi
X
-
Originariamente inviato da areis81 Visualizza il messaggiomarc sono perfettamente consapevole che, probabilmente, è molto meglio senza scocca! è solo per il 'wow factor' che lo faccio così, nulla di più! mi piace l'idea di un mezzo volante dall'aria futuristica!
Commenta
-
Che bello rimestare nel dimenticatoio
Io per anni ho trabattato con la resina per scopi non modellistici.
Dalla mia piccola esperienza ho appurato che ( spero di non dire cose gia banalmente scontate ):
-Laminando su un positivo o su un negativo ( senza controstampo ) la resina in eccesso non spurga e i tessuti non aderiscono perfettamente uno con l'altro. Usa meno resina che puoi perchè senno ti viene una cosa pesantissima ( è facile fregarsi e abbondare ). Ad occhio e croce con 3 etti di resina fai tutto il tuo tricottero.
-Non usare grammature troppo sottili , le bolle e le grinze sono in agguato.
-Non usare grammature troppo elevate, rischi di usare tonnellate di resina.
-Non metterti a laminare al sole con la epox( una volta solo spostandomi all'aperto mi ha preso fuoco letteralmente il vasetto che avevo in mano ).
-Piccolo consiglio ( poi magari è la scoperta dell'acqua calda ): prendi un po di cucchiai di resina, la catalizzi anche 4:1 e la mescoli a un po di microsfere di silice ( è una farina di vetro, io la trovo facilmente da un grossisimo fornitore di resine carbonio e affini vicinissimo casa mia ) e ci spennelli il tricottero. Le sfere fanno da addensante cosi non gocciola e da corpo. Quando diventa appiccicosa la resina cominci a mano a appiccicargli le pezze per bene. Cosi non si assorbiranno del tutto, ma farà effetto " sputacchio o bostik " e tu senza riempirti potrai fare aderire la prima resina. Poi a seguire lamini il resto.
- se puoi come consigliato usa il carbonio, infatti uno strato in carbonio equivare a circa 3 di fibra di vetro della grossa grammatura.
- sconsiglio kevlar, carbonkevlar, finti carbonii ( sono plastica ), vetro-alluminio e tutti prodotti strani: senza fare il vuoto non riusciresti a farli impregnare.
Spero di non averti detto banalità, se ti serve fai un fischio...
Una idea: ricavare delle canalette per i cavi e lasciare dentro il polistirolo sulle parti che non ti servono per vani elettronici? Avresi l'ausilio del polistirolo alla struttura, ed useresti un po meno resina.
Commenta
-
Originariamente inviato da blark Visualizza il messaggioChe bello rimestare nel dimenticatoio
Io per anni ho trabattato con la resina per scopi non modellistici.
Dalla mia piccola esperienza ho appurato che ( spero di non dire cose gia banalmente scontate ):
-Laminando su un positivo o su un negativo ( senza controstampo ) la resina in eccesso non spurga e i tessuti non aderiscono perfettamente uno con l'altro. Usa meno resina che puoi perchè senno ti viene una cosa pesantissima ( è facile fregarsi e abbondare ). Ad occhio e croce con 3 etti di resina fai tutto il tuo tricottero.
-Non usare grammature troppo sottili , le bolle e le grinze sono in agguato.
-Non usare grammature troppo elevate, rischi di usare tonnellate di resina.
-Non metterti a laminare al sole con la epox( una volta solo spostandomi all'aperto mi ha preso fuoco letteralmente il vasetto che avevo in mano ).
-Piccolo consiglio ( poi magari è la scoperta dell'acqua calda ): prendi un po di cucchiai di resina, la catalizzi anche 4:1 e la mescoli a un po di microsfere di silice ( è una farina di vetro, io la trovo facilmente da un grossisimo fornitore di resine carbonio e affini vicinissimo casa mia ) e ci spennelli il tricottero. Le sfere fanno da addensante cosi non gocciola e da corpo. Quando diventa appiccicosa la resina cominci a mano a appiccicargli le pezze per bene. Cosi non si assorbiranno del tutto, ma farà effetto " sputacchio o bostik " e tu senza riempirti potrai fare aderire la prima resina. Poi a seguire lamini il resto.
- se puoi come consigliato usa il carbonio, infatti uno strato in carbonio equivare a circa 3 di fibra di vetro della grossa grammatura.
- sconsiglio kevlar, carbonkevlar, finti carbonii ( sono plastica ), vetro-alluminio e tutti prodotti strani: senza fare il vuoto non riusciresti a farli impregnare.
Spero di non averti detto banalità, se ti serve fai un fischio...
Una idea: ricavare delle canalette per i cavi e lasciare dentro il polistirolo sulle parti che non ti servono per vani elettronici? Avresi l'ausilio del polistirolo alla struttura, ed useresti un po meno resina.
qual'è la giusta proporzione tra carbonio e resina esperssa in grammi?
utilizzando stampo e controstampo ed avendo un manufatto di 2 mm di spessore,
mi è stato suggerito di utilizzare carbon da 200g/mq posandone 8 strati, sullo stampo realizzare dei canali di sfogo per far uscire la resina in eccesso è corretto?
sono sulla giusta strada?
ciao e grazie
Commenta
-
che bello rivedere questo thread.
non rispondo alla domanda sopraesposta perchè non sono in grado, ma ne approfitto per comunicare che il progetto non è stato abbandonato ed anzi ha subìto interessanti sviluppi di cui vi aggiornerò presto, sia in termini di tecniche di costruzione della scocca, sia in termini di struttura portante ed anche in termini di controllo dello yaw.
Commenta
-
Originariamente inviato da areis81 Visualizza il messaggioche bello rivedere questo thread.
non rispondo alla domanda sopraesposta perchè non sono in grado, ma ne approfitto per comunicare che il progetto non è stato abbandonato ed anzi ha subìto interessanti sviluppi di cui vi aggiornerò presto, sia in termini di tecniche di costruzione della scocca, sia in termini di struttura portante ed anche in termini di controllo dello yaw.
...stuzzichi la nostra curiosità e libidine progettuale.....e poi non ci fai vedere più nulla...
Commenta
-
Originariamente inviato da TermicOne Visualizza il messaggio...sei veramente scorretto!!!
...stuzzichi la nostra curiosità e libidine progettuale.....e poi non ci fai vedere più nulla...
Commenta
-
Originariamente inviato da sammy_33 Visualizza il messaggioCiao a tutti mi accodo alla discussione con una domanda,
qual'è la giusta proporzione tra carbonio e resina esperssa in grammi?
utilizzando stampo e controstampo ed avendo un manufatto di 2 mm di spessore,
mi è stato suggerito di utilizzare carbon da 200g/mq posandone 8 strati, sullo stampo realizzare dei canali di sfogo per far uscire la resina in eccesso è corretto?
sono sulla giusta strada?
ciao e grazie
-la maggiore possibile (metti meno resina possibile ma senza creare zone in cui è assente). Una convenzione dice che il rapporto in peso tra resina e vetro è 1/1. Ma le convenzioni non sono leggi ed il carbonio non è vetro. Avendo il carbonio un peso specifico inferiore del vetro, a pari grammatura (200 gr/mq) corrispondono volumi (spessori) superiori e di conseguenza serve più resina (sempre riferendomi a pari grammatura in vetro) per impregnarlo. In realtà per non mandare in fumo una parte dei vantaggi (e degli investimenti, visti i costi) derivati dall'utilizzo del carbonio si fa l'impossibile per eliminare con ogni mezzo la resina in eccesso. Con le giuste tecniche di impregnazione si possono raggiungere rapporti del 35-40 % di resina, con le giuste tecnologie anche meno
-ho paura che sarà difficile far stare 8 strati da 200 in 2 mm, vedi sopra la faccenda del volume. Ci saprai dire, io non mi sono mai posto il problema in questi termini
-sarebbe utile sapere che faccia hanno sia manufatto che stampo per poter formulare una ipotesi (N.B. non un verdetto) su cosa sia meglio fare
-la cosa migliore per capire se si è sulla giusta strada è provare, conosco davvero poca gente che sappia esattamente cosa uscirà da uno stampo prima di stampare.
Il mio consiglio (mi pare di capire che tu abbia poca esperienza sui compositi, se sbaglio chiedo scusa) è di concentrarti sugli aspetti che possono rovinare tutto il lavoro, non su quelli che ti fanno guadagnare il grammo. Distaccanti innanzitutto, poi controllo del pot life della resina (se inizia a gelificare prima che tu abbia finito puoi mettere tutti gli sfoghi che vuoi ma non ne tiri fuori nemmeno un grammo) e per ultimo la temperatura dell'ambiente in cui lascerai a catalizzare il tutto.
Se vuoi complicarti di poco la vita risparmiando il giusto in peso considera l'eventualità di impregnare il carbonio su un piano prima della messa in opera, è questo cio che intendo con "giusta tecnica": impregni il tessuto sul piano poi lo asciughi (letteralmente) con carta/rullo/spatola prima di poggiarlo in sede. Trovi indicazioni sulla varie varianti anche su youtube, cerca i tutorial di quelli che fanno ali da f3k. Per "giusta tecnologia" serve tanta pressione...non il "semplice" vuoto....oppure andare di preimpregnati.
...e come sempre quando si parla di compositi sono riuscito a fare il post chilometrico...fortuna che c'è sempre il tasto "back".
Ciao
C
Commenta
-
stasera vi posto qualche foto dell'ultimo prototipo quasi ultimato di scocca, sono curioso di sentire le vostre opinioni. pecato solo che per il momento non ho ancora tenuto conto dell'effetto di slipstream contraction nel modellamento dei condotti a causa di qualche difficoltà tecnica con il filo a caldo. il modello dovrebbe andare bene uguale seppur con un po' di efficienza in meno.... vedrem....
Commenta
-
Originariamente inviato da Claudiopapi Visualizza il messaggioNell'ordine in cui le hai poste:
-la maggiore possibile (metti meno resina possibile ma senza creare zone in cui è assente). Una convenzione dice che il rapporto in peso tra resina e vetro è 1/1. Ma le convenzioni non sono leggi ed il carbonio non è vetro. Avendo il carbonio un peso specifico inferiore del vetro, a pari grammatura (200 gr/mq) corrispondono volumi (spessori) superiori e di conseguenza serve più resina (sempre riferendomi a pari grammatura in vetro) per impregnarlo. In realtà per non mandare in fumo una parte dei vantaggi (e degli investimenti, visti i costi) derivati dall'utilizzo del carbonio si fa l'impossibile per eliminare con ogni mezzo la resina in eccesso. Con le giuste tecniche di impregnazione si possono raggiungere rapporti del 35-40 % di resina, con le giuste tecnologie anche meno
-ho paura che sarà difficile far stare 8 strati da 200 in 2 mm, vedi sopra la faccenda del volume. Ci saprai dire, io non mi sono mai posto il problema in questi termini
-sarebbe utile sapere che faccia hanno sia manufatto che stampo per poter formulare una ipotesi (N.B. non un verdetto) su cosa sia meglio fare
-la cosa migliore per capire se si è sulla giusta strada è provare, conosco davvero poca gente che sappia esattamente cosa uscirà da uno stampo prima di stampare.
Il mio consiglio (mi pare di capire che tu abbia poca esperienza sui compositi, se sbaglio chiedo scusa) è di concentrarti sugli aspetti che possono rovinare tutto il lavoro, non su quelli che ti fanno guadagnare il grammo. Distaccanti innanzitutto, poi controllo del pot life della resina (se inizia a gelificare prima che tu abbia finito puoi mettere tutti gli sfoghi che vuoi ma non ne tiri fuori nemmeno un grammo) e per ultimo la temperatura dell'ambiente in cui lascerai a catalizzare il tutto.
Se vuoi complicarti di poco la vita risparmiando il giusto in peso considera l'eventualità di impregnare il carbonio su un piano prima della messa in opera, è questo cio che intendo con "giusta tecnica": impregni il tessuto sul piano poi lo asciughi (letteralmente) con carta/rullo/spatola prima di poggiarlo in sede. Trovi indicazioni sulla varie varianti anche su youtube, cerca i tutorial di quelli che fanno ali da f3k. Per "giusta tecnologia" serve tanta pressione...non il "semplice" vuoto....oppure andare di preimpregnati.
...e come sempre quando si parla di compositi sono riuscito a fare il post chilometrico...fortuna che c'è sempre il tasto "back".
Ciao
C
in questi giorni sto facendo tutte le considerazioni del caso se passare al taglio cnc o se farmi degli stampi (a me cari dato che ho un'estrazione da odontotecnico).
Credo che per le forme che dovro' realizzare, data la complessita del taglio del tessuto e dei particolari da realizzare, la faro con cnc (anche realizzando delle fustelle ad ok è un lavoraccio). L'idea era quella del "risparmio", tagliano con le fustelle il tessuto potevo fare molto meno scarto, ma resta il fatto che è un lavoraccio. Fortunatamete, in questi giorni, un'amico mi ha dato la disponibilita' a tagliarli con un centro di lavoro; non escludo che la tecnica dello stampopossa essere ripresa per la realizzazione di altri particolari....
chiedo scusa dell'intrusione, a breve apriro un post tutto mio...
ciao
Commenta
-
ecco un piccolo aggiornamento, purtroppo causa impegni di lavoro (per fortuna, di 'sti tempi....) ho veramente poco tempo da dedicarle, a 'sta bellezza futura!
come vedete nella prima foto ho abbandonato l'idea dell'autoprtanza ed inserito un anima di supporto, classica, ad Y, in quadrelli 1x1 in pino.
nella seconda foto la comparazione col primo prototipo di struttura. come notate ora sono riuscito a mantenere lo stesso ingombro ed allo stesso tempo aumentare la distanza dei motori grazie alle tripala gws 9x5 invece delle classiche bipala.
spero di fare progressi pian piano....Ultima modifica di areis81; 29 agosto 13, 16:07.
Commenta
-
Originariamente inviato da areis81 Visualizza il messaggioecco un piccolo aggiornamento, purtroppo causa impegni di lavoro (per fortuna, di 'sti tempi....) ho veramente poco tempo da dedicarle, a 'sta bellezza futura!
come vedete nella prima foto ho abbandonato l'idea dell'autoprtanza ed inserito un anima di supporto, classica, ad Y, in quadrelli 1x1 in pino.
nella seconda foto la comparazione col primo prototipo di struttura. come notate ora sono riuscito a mantenere lo stesso ingombro ed allo stesso tempo aumentare la distanza dei motori grazie alle tripala gws 9x5 invece delle classiche bipala.
spero di fare progressi pian piano....
Ciao
Commenta
-
Originariamente inviato da Mayer Visualizza il messaggioComplimenti !!! che belli, ti seguiro per vedere l'evoluzione!! come sei con i pesi?
Ciao
ora monto la componentistica sullo scheletro, affogo i led nel polistirene e chiudo i due gusci, così sarà pronto al volo. non vedo l'ora di sentire i commenti sul metodo di yaw che ho pensato, appena sarà pronto ve lo faccio vedere....
Commenta
Commenta