Originariamente inviato da luca.masali
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Con l'FPV però mi sono dovuto ricredere. Una cosa è volare dal campo di volo con tanto spazio su cui atterrare etc. Ormai sono un "cane sciolto", non appartengo più a club aeromodellistici e quindi volo o in pendio oppure dove posso.
Il legno di balsa resta sempre il materiale "regina" per l'aeromodellismo. Il problema è che dopo aver costruito bisogna per forza ricoprire, lanciare il modello in balsa senza rivestimento è pura blasfemia. Il rivestimento x 1 modellino costa più di 2 fogli di depron con cui ne costruisci 4 dello stesso modello. Il motivo è la velocità non di costruzione in sè (col balsa sono altrettanto veloce), ma il fatto che si passa dalla costruzione al collaudo senza dover rivestire il legno.
Certo il legno vola meglio perchè l'ala è rigida, i piani di coda sono rigidi, ma la stessa rigidità ti "frega" al primo atterraggio tra i cespugli o sull'unico sasso che spunta tra l'erba in pendio. Il "gommolo" termine peraltro da coniato da te, se non erro, è appunto gommoso e tende a rimbalzare , le ali tendono a piegarsi e anche la fuso e i piani di coda, prima di spaccarsi.
Con il sistema che sto sviluppando ossia mettere un "paraurti" in epp (quello che serve per i contenitori di Hard Disk etc), e incollare con un velo di epossidica il cartone del latte (tetrapak) quello che all'interno è color alluminio, per intenderci, si ha un modello davvero resistente agli urti di qualsiasi tipo.
Per quanto riguarda la resistenza delle schiume, un'ala da combat in polistirene rivestita per esempio con carta da pacchi e vinavil, mi è capitato di passarci sopra con la ruota dell'auto, e poi , dopo la sostituzione della squadretta del servo, volarci poco dopo.
Col balsa diventerebbe difficile volarci, se per volo non intendi il tragitto da dove è stato schiacciato fino alla busta d'immondizia più vicina.

P.S. per il pilone.... tu dove lo monteresti? direttamente sull'ala?, è vicinissimo alla TE, a ridosso dell'ordinata.
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